sai cosa vota il collegio dei geometri di bologna ai tavoli delle trattative?

Ieri, durante l’assemblea di bilancio, è intervenuto il consigliere che si era occupato di partecipare a qualche tavolo regionale sulle norme edili per fare una breve relazione di rendicontazione dell’operato svolto. Io non ho capito molto, non ho capito soprattutto quale è stata la funzione del collegio, cosa è stato detto nel dettaglio e, soprattutto, quali sono stati i benefici ottenuti per l’iscritto. Non è mai ben chiaro, e mai viene dichiarato con esattezza, se il consigliere che si è seduto a quel tavolo lo ha fatto in rappresentanza del collegio, di qualche comitato locale o regionale, della consulta, della nuova federazione nata, di un tavolo delle trattative creato ad hoc o come dirigente del cup. Spero ovviamente che non partecipi a titolo personale. Anche questa volta non è stato fatto un verbale che faccia capire il contenuto della seduta e le modifiche che il nostro rappresentante è riuscito, o non è riuscito, ad apportare alla linea programmatica proposta dall’ente. Non ho potuto non sorridere quando ha detto: “ci siamo battuti per farci…..”. Questa sua affermazione mi ha dato spunto per intervenire domandando chiarimenti sulla seguente questione.  Di recente, con l’ultima modulistica approvata a luglio 2017 dalla regione emilia romagna è stato introdotto l’obbligo, per ogni tipo di pratica edile, di asseverare la situazione esistente. (vedi) In merito a questa malefatta ho chiesto: “tu, cos’hai votato a proposito di questa decisione? Una domanda molto facile che speravo comportasse una risposta molto semplice. Aspettavo mi venisse risposto “ho votato contro” oppure “ho votato a favore”, invece ho dovuto sentire le solite premesse, i soliti 5 minuti di politichese che vertevano di fatto su concetti del tipo ..….se voglio ottenere delle cose sono costretto ad accettarne altre e molte altre frasi lontanissime dal mio modo di concepire l’utilità dei tavoli delle trattative, che di trattativa, per il libero professionista e per gli interessi del cittadino comune, non hanno proprio nulla. Poi, qualche piccola e contenuta scaramuccia per diversità di opinioni. Ovviamente non sono mancati i simpatici interventi prolissi di qualche pontificatore. Insomma …..se voi veniste alle assemblee, o se ci fosse un video, o se vi fossero dei verbali ufficiali dei tavoli delle trattative, potreste giudicare direttamente, ma tant’è! Quindi proverò a riassumere alla mia maniera: “il consiglio del collegio di bologna ha accettato l’estensione dell’obbligo di asseverazione dell’esistente per ogni tipo di pratica edile”.