Archivi categoria: Proposte collegiali

POS obbligatorio

Non sono d’accordo sull’obbligo del POS per i piccoli professionisti. E’ stata approvata un’altra norma a “cucci e spintoni” che pare più un piacere alle banche piuttosto che un sistema per ostacolare l’evasione. Si sa che ha dei limiti, ma si dice che non c’è tempo per sistemarli, e nel frattempo la norma diventa obbligo. Una spesa pazza sulle spalle del piccolo professionista. Perché se aumenta l’ex ici di pochi punti percentuale, se aumenta la benzina, se aumentano le trattenute sugli stipendi o sulle pensioni, la gente scende in piazza, se invece si interviene vessando il professionista di una spesa enorme, in termini percentuale per i “piccoli studi”, non interessa a nessuno? …noi non facciamo pena! Forse siamo la rappresentazione del male?!

Ho provato a leggere qualcosa a riguardo e condivido a pieno l’istanza presentata dal Consiglio degli Architetti (poi respinta dal TAR) e mi chiedo: visto che siamo sempre così uniti quando si fanno dei tavoli comuni per incentivare il business della formazione, perché non ci siamo uniti al ricorso? Almeno rappresentativamente!

E gli avvocati? I commercialisti? Chissà se hanno fatto qualcosa contro, chissà qual è il loro pensiero?

Perché non gridiamo con forza che, così com’è, è una gran cavolata?

Per fortuna che, al momento, non c’è sanzione.

quota di iscrizione collegio geoemtri proporzionata al reddito

Ormai da anni la quota associativa obbligatoria di iscrizione al Collegio dei Geometri ha raggiunto cifre da capogiro a seguito di importanti scelte nazionali riguardo la formazione dell’iscritto. Il Collegio non è più, solo, il luogo nella quale si trovava il registro degli iscritti e dove il Presidente ne giudica i comportamenti secondo deontologia, ma è ormai diventato un’azienda con bilanci importantissimi, che promuove iniziative e servizi per l’iscritto per altro non sempre necessari.

Se tutto questo è giusto e segue le disposizioni di legge sarò costretto ad adeguarmi, ma almeno sarebbe opportuno, che la quota di iscrizione venisse diversificata secondo il reddito dell’iscritto, magari lasciando un piccolo fisso uguale per tutti.

E’ quello che succede anche con le tasse ….senza voler fare paragoni polemici.

Non si fa più il progetto “sportello d’ascolto” per il geometra.

Durante un’assemblea di bilancio del Collegio dei Geometri di Bologna, di un paio di anni fa, il presidente diede la parola ad un collega, del quale non faccio il nome, perché illustrasse l’appena congeniato “sportello di ascolto”. Il collega espose il progetto, realizzato ad immagine di iniziative analoghe già presenti, e funzionanti, in altre realtà. L’iniziativa era quella di raccogliere pensieri, sfoghi, consigli e malumori dell’iscritto al Collegio. Era infatti evidente, già da un po’ di anni, il netto e progressivo distacco che il geometra di Bologna ha nei confronti delle proprie organizzazioni istituzionali. Il problema, in realtà, pare esista anche nel resto d’Italia. E’ un dato constatato che la vita di collegio è scarsamente seguita dall’iscritto e che le assemblee di bilancio, unica sede nella quale ci si può esprimere con il voto, finiscano per tenersi tra i consiglieri e pochi altri. Uno sportello di ascolto, se capillare, rischia di essere un grosso impegno e quindi diventa un costo. Io sono tendenzialmente contrario a qualsiasi forma di spesa oltre alla tenuta dell’albo, per il rischio di sperperare denaro. Ciò nonostante, l’iniziativa mi sembrava formidabile e attualissima, quantomeno perché personalmente l’avrei usata abbondantemente. Anzi, colgo l’occasione per dare adesione a questa iniziativa, mettendo a disposizione il mio tempo gratuitamente, come già sto facendo in quanto membro della commissione parcelle.

Del progetto non si è più saputo niente. Abortì ancor prima di cominciare …a proposito di soldi spesi …quantomeno in tempo perso.

Durante la scorsa assemblea per l’approvazione di bilancio ricordai l’annuncio dello ”sportello di ascolto”. Il presidente annotò il mio appunto ma, ad oggi, ancora tutto tace.

Bacheca per le compravendite

Che ne direste di farci aprire una sezione sul sito del Collegio dei Geometri che potremmo chiamare, per esempio, “bacheca delle compravendite immobiliari” ? All’interno di questo spazio dovranno chiaramente comparire degli annunci immobiliari, con la caratteristica però di essere “patrocinati” da un geometra libero professionista, che si mette a disposizione telefonica, o all’occorrenza con sopralluoghi e incontri, per illustrare le caratteristiche normative presenti o meno nell’immobile. Secondo me sarebbe opportuno creare una scheda di registrazione dove, oltre all’inserimento dei dati relativi all’immobile, il geometra dichiara di essere a conoscenza, o di possedere il necessario “pacchetto” normativo utile all’eventuale compravendita. Sarebbe indice di qualità e potrebbe far recuperare al libero professionista la competenza sulle compravendite persa negli ultimi anni di “arrembaggio” al mercato immobiliare.

Al momento è una semplice proposta che andrebbe migliorata e se mi scrivi per esprimere il tuo parere fai cosa gradita.