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fondo Atlante

Mi è stata posta all’attenzione qualche giorno fa, da un collega di Geomobilitati, una puntata della trasmissione radiofonica “i conti della belva”, condotta da Oscar Giannino ed altri, titolo: Atlante, il salvabanche – Pensioni flessibili.

La puntata “parla” del fondo Atlante, un fondo per rilevare e rivalutare le sofferenze bancarie. Sono contenuti pressoché sconosciuti per le mie piccole conoscenze, vi invito quindi a leggere il riassunto sul sito http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/conti-belva/atlante-salvabanche-pensioni-flessibili-165825-gSLA6lDEcB

Sia ben chiaro, Giannino non ha un look “consono” e sarà senz’altro di parte, ma rimane comunque un grande esperto che si circonda di esperti. Quello che potete sentire è un approfondimento di stampa e come tale, se vuoi, da ascoltare. http://audio.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/2016/160416-conti-belva.mp3

La puntata è lunga, ma vale la pena sentirla fino alla fine. Ascoltate soprattutto i richiami alle fondazioni bancarie, alla cassa depositi prestiti e, soprattutto alla CIPAG (cassa di previdenza ed assistenza dei geometri). Perché lo metto in evidenza? Perché forse tu non sai che anche la Cipag è dentro fino al collo nel “fondo Atlante”, dentro a Cassa Depositi e Prestiti e, al financo di un elenco sterminato di fondazioni bancarie, esegue importanti operazioni finanziare (vedi anche bilancio e info sul sito). Sarà stato un investimento giusto? Era forse necessario per consolidare anche i nostri soldi, magari investiti male negli anni? Io non lo so e non sono sicuro di poter giudicare. Una cosa però la posso comprendere: il “sistema” Cipag è abbondantemente iniquo, vi sono enormi differenze di trattamento tra vecchi che godono di infiniti diritti acquisiti e giovani (o geometri poveri) costretti a pagare obbligatoriamente minimi sproporzionati al reddito, “forse” certi di non vedere nemmeno la pensione. La risposta che si dà alle fondazioni bancarie, inneggiando al patriottismo, è immediata e prona, mentre l’equità può aspettare.

geomeobilitati

Arrivò a me, e forse a tutti gli altri geometri italiani, una PEC di Geomobilitati. Segnalavano la loro costituzione e invitavano all’adesione ed alla partecipazione. Non ricevo volentieri le PEC, quindi non l’ho gradita. Vivevo e vivo un discreto pessimismo per la politica di categoria e sul futuro tecnico in genere, soprattutto per il geometra, ed il pensiero di non essere l’unico a pensarla così mi ha rincuorato. Per la prima volta non mi sentivo l’unico a “votare contro”, come avviene in assemblea di bilancio del Collegio dei Geometri di Bologna. Pertanto mi sono messo in contatto con questi “ex ragazzi”. Dapprima mi sono permesso di fare notare che proporre di partecipare, senza fare capire a “cosa” partecipare, era quantomeno presuntuoso, poi mi sono unito a loro (incoerenza?). Di fatto ci mettono tutta la buona volontà che hanno, nel tempo possibile e gratuitamente. Hanno attivato da poco il sito http://www.geomobilitati.it/ ma non vi sono ancora contenuti. Geomobilitati nasce in realtà da un primo gruppo di geometri di Salerno, poi si sta ampliando in tutta Italia. Per comprendere un po’ meglio cosa sta nascendo vi rimando al loro primo sito http://www.geometriperpassione.it/ sul quale compare qualche contenuto, seppur ancora pochi, e al sito che trovate in facebook. Nel frattempo ci sono infiniti contatti, scambi di idee, proposte e valutazioni. A breve dovremmo saperne di più e qualche progetto dovrebbe essere divulgato. Io ho aderito e, nel mio piccolo, ne faccio parte attivamente, tentando di portare qualcosa di utile. Venerdì ho avuto con loro il mio primo incontro. Mi ha fatto piacere esserci. Per mio carattere non mi fido nemmeno di me stesso, figuriamoci degli altri, però al momento sono in linea con molti dei loro pensieri. Speriamo.

rimbalzo una nota puntata di Report

sia ben chiaro, non sono appassionato delle mezze verità che costruiscono i professionisti mediatici della trasmissione Report, ritengo però che aiutino a farti conoscere cose che nemmeno immagini esistano. E di questo li ringrazio.

il quesito però è il seguente: capita qualcosa di simile anche in Cipag? …e perchè tra l’elenco iniziale la Cipag non c’è?

cassa continua puntata report

 

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pos

ma perchè, tra le 100 associazioni di categoria che pagano i professionisti, non ce n’è nemmeno una che è stata in grado di fare partire una petizione-raccolta firme per l’abolizione del POS??

articolo interessante “L’europa non ce l’ha mai chiesto”

vorrei segnalare questo articolo, trovato su una rivista on-line chiamata LP , che non sta per liberi professionisti ma per lavori pubblici. E’ stato scritto da Raffaella Forgione, vice presidente del comitato professioni tecniche. Non sapevo esistesse questo comitato. Mi ha aperto un mondo.

http://www.lavoripubblici.it/news/2016/01/PROFESSIONE/L-Europa-non-ce-l-ha-mai-chiesto-_16357.html

 

screenshot-www lavoripubblici it 2016-03-11 15-22-47

rinnovo firma digitale di un povero geometra l p

Mi sta per scadere la firma digitale che già avevo fatto 3 anni fa (circa) appoggiandomi alla convenzione che consiglio e/o cassa avevano fatto con aruba. Quindi procedo per il rinnovo. Entro in cassa, mi abilito, cerco le pagine di convenzione, vengo spedito in geometri in rete (ulteriore servizio dei geoemtri-servirà? Non so …nel frattempo si è un po’ indicizzato così qualcuno poi dirà che serve) poi rigirato in aruba dove pare sia stato identificato come convenzionato. Però non sa chi sono e pare mi debba iscrivere. Ma io son già iscritto perché il sito dal quale sto scrivendo in rete è gestito da aruba. Quindi mi riconosce. Però non va avanti e mi dice ALLERT! …ma allert de’ chè? Allora mi iscrivo come un nuovo soggetto però non gli piace. Il codice fiscale è già in banca dati …quindi non va bene …mi sembra che mi riconosca come una azienda …ma io non sono una azienda. Poi qualche problema con Java. Quindi scarico rilancio accendo spengo brigo e faccio. Poi mi rompo e rimando al giorno dopo. Sarà intasato. E così il giorno dopo riprovo. Stessa identaica procedura, stesso tempo perso, stesso inutile risultato. Quindi chiamo aruba. 10 minuti in attesa per non perdere la priorità acquisita, poi, senza alcuna risposta mi buttano giù loro. Riprovo. Stessa cosa. Quindi faccio un TICKET. Una robina con cui fai un quesito di robe che non sai, descrivendo robe impossibili da descrivere, sperando di spiegare un qualcosa senza sapere nemmeno il perché e cosa stai spiegando, visto i passaggi infiniti e le infinite possibilità di aver sbagliato. Lo spedisco e lì giace da 24 ore.

Il giorno dopo chiedo al mio collegio, visto che durante la procedura mi chiedono autentiche di appartenenza collegiale. Ma quel pomeriggio non ci sono e richiamo il giorno dopo. Ciao …sono …sto cercando di… ne sai? …devo fare qualcosa da voi? visto che tra le frasi mi chiedono un numero di convenzione? Dico. Dicono. Proviamo insieme. No non so. Si. no. Allora sento da S… Ciao… Sono…. Sto cercando di fare …proviamo insieme …entra qui ….schiaccia là ….mena briga ….ok perfetto. Abbiamo rifatto insieme quello che avevo fatto da solo. Non riusciamo ad aiutarti. Grazie, molto gentili, attendo risposte da aruba ciao. Baci abbracci.

e ci sono colleghi ultra settantenni, con timbro, che il pc manco sanno accenderlo.

La morale

Ho perso molto tempo, benchè abbia poco valore, ne ho fatto perdere al mio collegio, che pago, ne hanno perso soggetti pagati dalla cassa per fare siti , pagine e aggiornamenti, che pago anch’io. Ne farò perdere ad aruba, che pago da convenzionato cassa e perché cliente diretto, il quale mi chiede 15 euro in convenzione per il rinnovo della firma, sulla quale ci saranno spese e tasse ….suppongo, quindi poco guadagno, forse già perso se mai mi risponderanno. Mi sembra un meccanismo perverso e improduttivo. Mi richiama alla mente i similari metodi di rimbalzo “pippe” creati a doc per generare occupazione …per fare poltrone. Ce ne sono 100 mila di esempi a livello statale e mi chiedo se anche nel mio mondo non ce ne siano già troppi.

Mi rendo conto dell’innovazione evolutiva, del risparmio di carta e della gestione moderna del sistema pratiche. Posso capirlo e in parte anche approvarlo. Sarei però curioso di ripercorrere tutta la storia normativa ….dai fondi stanziati dall’Europa in giù ….dove sono arrivati? …le disposizioni gestionali e i costi annessi, per poter meglio capire quanto è costato questo processo al contribuente, oltre a quello che sta costando a me in questi 2 giorni e ai 100 mila liberi professionisti.

Poi mi giunge voce di altri paesi, forse più evoluti, che la firma digitale la gestiscono e la appaltano direttamente a livello ministeriale. Te la dà lo stato direttamente, pure gratis. Noi siamo bravi a generare occupazione, mi chiedo però per quanto saremo in grado di pagarla.

…attendendo il rinnovo della firma …e il fallimento del mio sistema.

lettera sulle norme a favore delle società di ingegneria – Rete Professioni Tecniche

Allego un articolo che girava in rete. Ero a conoscenze di reti interprofessionali ma non so bene cosa facciano anche perchè non mi pare che ci sia una adeguata divulgazione.

Fossero sempre in grado di denunciare in maniera cosi ferma, potrei rivedere i miei preconcetti.

ma …cos’altro hanno fatto? qual’è il loro sito ? e l’organo di divulgazione? l’ordine del giorno? il fatto e il da farsi? …cercherò.

Prot.-n.315-del-13_11_2015-lettera-Senatori-DDL-Concorrenza-AS-2085