contributo ACCESORIO della Cassa Geometri – una punizione per chi si cancella

mi sto occupando del contributo soggettivo ACCESORIO, della cassa geometri, nella speranza di capirne il senso e la fondatezza ma, per quanto finora compreso, pare un contributo inventato, non regolamentato, non approvato dalla (comunque prona) congregazione dei delegati cassa né, e questo è grave, dal Ministero del Lavoro sorvegliante che, da me interpellato nella figura del Dott. Angelo Marano, non mi ha dato risposte esaurienti e, che io sappia, non si è nemmeno attivato per riparare all’esistente e già segnalato problema. Mi risulta infatti che la cassa geometri continui ad applicarlo.

ho scritto e telefonato a più di un dipendente e, nel risalire la scala dei soggetti interessati, mi sono fermato alla direttrice Barbara Neri della Cassa Geometri la quale, al momento, pare la responsabile dell’invenzione e dell’applicazione di questo inopportuno contributo accessorio, visto che non mi ha saputo, o voluto, fornire riferimenti gerarchici superiori.

dopo ampie ricerche e con i pochi elementi che mi sono stati concessi (il mondo delle casse è uno dei più massoni e segreti che ci sia – pare che le leggi permettano questa anomalia) ritengo di poter affermare che, l’infondato contributo soggettivo ACCESORIO, assomigli più ad una punizione corporale per chi si cancella dalla Cassa Geometri, piuttosto che ad un vero ed equo contributo.

nel percorso di ricerca di informazioni, grazie alla convenzione che Geomobilitati ha fatto con il sindacato generalizzato degli ordini USB, sono incappato negli Avvocati Bartolo Mancuso e Giulia Di Pasqua, di Roma, ai quali ho dato mandato per cercare di capire cosa ne pensa l’organo giudicante. so che questi due avvocati si stanno occupando del contributo soggettivo accessorio anche per altri colleghi e, se ne sei afflitto anche tu, puoi tranquillamente contattarli.

questa in sintesi la storia con i richiami ai documenti che, se sei un avente diritto, puoi tranquillamente chiedermi …ti sarà dato

Guadagnavo poco, spendevo molto, mi dovevo dedicare a qualche gestione personale, quindi decido di cancellarmi dalla Cassa Geometri che aveva già raggiunto contributi minimi vergognosamente alti per godere ancora di una gestione privatistica. sapevo che per potermi cancellare avrei dovuto sospendere la professione e che avrei dovuto chiudere partita iva, ma procedo nella scelta e, il 27/12/2016, invio il Modello 3/03. In questo modello vi sono due riquadri impositivi che trovo vomitevoli perché ti fanno capire che non sei più nemmeno libero di pigliarti un anno sabatico secondo la Cassa Geometri, quindi rispondo al meglio delle mie possibilità…

in quegli anni vi era ancora la compilazione del cartaceo con invio via PEC, ma da lì a poco, molte delle procedure delle Cassa Geometri, che era già molto digitalizzata, sarebbero diventate procedure da compilare solo on-line. non ci sarebbe nulla di strano in questo, anzi, parrebbe un servizio di efficienza, unica nota dolente è che, se in un riquadro particolare di denuncia di un dato numerico, il sistema ti auto-calcola un risultato e tu ritieni sia sbagliato o ritieni di non doverlo pagare, la pagina non si aggiorna, tu non riesci a chiudere l’operazione di dichiarazione,  quindi diventi moroso o inadempiente. insomma, bella la digitalizzazione, ma se il modulo precompilato è sbagliato e il rigido sistema non ti permette di fare dichiarazioni parallele di non rispondenza, mi sembra si tratti di un’imposizione forzosa che puzza di dittatura. non è un problema da poco. riflettiamo su questo problema prima di accogliere a braccia aperte il futuro.

mi arriva una lettera (Adempimenti2017 Cipag ) all’interno della quale vi è un riquadro esplicativo per la compilazione del modelle delle dichiarazione delle tasse. questo

ecco, mi raccomando, rifiutate di pagare il contributo “accessorio” ed evitate anche di scriverlo qui. infatti, la prima cosa che mi sono sentito dire dal dipendente della Cassa che mi ha risposto al telefono, evidentemente istruito, è stata proprio questa: comodo chiedere ora di non pagare un contributo che ha gi detratto dalle tesse! per altro con un “piglio” discretamente antipatico che ….pensare che lo stavo pure pagando ….che fastidio!
l’aver compilato i modelli seguendo le indicazioni è stato sicuramente il mio sbaglio peggiore in questa storia

ho sempre avuto paura di sbagliare, anche perché odio perdere tempo per rimediare, non ho mai capito bene i riquadri della modulistica “delle tasse”, quindi, quando devo dichiarare “robe” come il reddito lordo ai fini IVA e simili, faccio intervenire il commercialista. non ricordo bene cosa sia successo, tant’è che mi trovo a pagare, nel 2017 (redditi 2016) di tasse in generale (stato + cassa), una cifra decisamente più alta di quanto mi aspettassi. errore mio? del commercialista? …immerso dai miei casini e pensando a qualche sfasamento di conti tra anticipi e saldi dell’anno fiscale precedente, avendo già fatto alcune dichiarazioni nelle modulistiche, decido di non approfondire e, nei mesi successivi, pago tutto ciò che mi viene richiesto. scoprirò solo negli anni successivi che le spese erano alte perché la Cassa mi aveva costretto a pagare l’inesistente contributo soggettivo ACCESSORIO, senza concedermi nemmeno il beneficio di una comunicazione personale specifica, chessò …una PEC …vai in giro a dire che me la regali, allora usala almeno per avvisarmi che mi stai spolpando! Questa moda del sito “sovrano” dell’informazione a me non piace, ma pare piaccia a quasi la totalità dei delegati cassa che votano sempre ciecamente a favore.

quello che penso personalemente che sia un inganno è proprio il fatto che ti spingono ad autodichiararlo.

debbo precisare che, in decenni di iscrizione alla Cassa Geometri, ho sempre pagato tutto senza mai  lasciare insoluti.

avevo un paio di lavori interessanti che si stavano concretizzando, dovevo aiutare un amico a difendersi da un amministratore farabutto e, un altro, a farsi casa. poi avevo un credito con un delinquente che, spronato dall’avvocato, decide finalmente di pagarmi. quindi apro partita iva e mi riscrivo alla Cassa Geometri nel gennaio 2018.

ricomincio a pagare e mi arrivano una serie di comunicazioni Cassa. nulla di rilevante.

passano quasi due anni. ero in lista in un concorso pubblico, vengo contattato.

la professione da geometra, quella di un tempo, l’ho amata molto, ma ormai guadagna solo chi è molto bravo, chi è associato a laureati, chi è ammanicato con la politica e, soprattutto, chi si approfitta dei clienti. per una questione deontologia evito di continuare l’argomento. ormai da molti anni i tecnici certificano che tutto va bene, dichiarando spesso il falso, permettendo così  agli enti pubblici di prendersi un bel po’ di premialità dimostrando all’europa di essere virtuosi. vedendo che nessun collega viene mai punito, schifato dell’ inesistente trasparenza degli organi che dicono di rappresentarmi e tutelarmi, vedendo che ormai i contributi Cassa sono arrivati a pareggiare quelli dell’inps, senza però dare la sicurezza del comparto statale, decido di farmi assumere dalla pubblica amministrazione. però conservo il timbro, perché non si sa mai che io ritorni a fare la professione e, soprattutto, per potermi permettere la goduria di fare opposizione ad un sistema ormai logoro e molto discutibile. … e mi fermo qui, ma vorrei dire molto altro….

quindi il 24/12/2019 invio PEC con richiesta di cancellazione alla Cassa Geometri allegando il Mod. 3/03 cartaceo con gli allegati di rito. mi chiama la Cassa a inizio anno dicendo che le procedure ora erano da fare tutte on-line. quindi ripresento il tutto i primissimi dell’anno nuovo ma, per il momento, pare che almeno questo non abbia generato problemi. …e vorrei pure vedere.

mi arriva la comunicazione di avvenuta cancellazione Cassa “Lettera Cessazione Attività gennaio 2020”. a differenza della precedente cancellazione, questa lettera è molto più chiara e parla di “accessorio”:  …….In particolare dovrà essere regolarizzata la contribuzione integrativa afferente il volume d’affari prodotto nell’anno di cancellazione (versamento dell’eventuale eccedenza rispetto al minimo già corrisposto) e versato il contributo cd. accessorio (art. 1, comma 1, del Regolamento sulla contribuzione) sul reddito percepito nell’anno di cancellazione.

sinceramente non sapevo cosa fosse il cd. accessorio e, in quel momento, non me ne sono occupato.

il 23/09/2020 invio il modulo on-line –18 C 2020– compilabile in automatico da sito, sul quale occorre anche  denunciare il reddito ed il volume d’affari e, anche questa volta, mi faccio aiutare dal commercialista. non fate mai questo errore. compilate il modulo on –line e NON inviatelo. stampatelo, CANCELLATE la parte del contributo soggettivo accessorio e inviatelo per PEC. vi sgrideranno, ma almeno non siete caduti nell’inganno di farvelo auto dichiarare. ….se  guardi il modulo allegato, c’è pure scritto contributo VOLONTARIO.

avevo aderito alla rateizzazione dei contributi che vennero poi spostate e modificate causa Covid. probabilmente faccio confusione e salto una rata. nel racconto questo l’avrei omesso ma, in qualche lettera o allagato lo cito sicuramente. inoltre voglio ancora una volta mettere in risalto i problemi delle dichiarazioni on-line. infatti oggi, nella pagina dei contributi non versati, mi trovo “mischiati” sia l’accessorio che la rata non pagata. invano ho chiesto alla Cassa di poter spezzare il pagamento per non prolungare le more della rata dimenticata, visto che l’accessorio l’avrei contestato, ma non c’è stato verso. l’emissione del bollettino è sul totale della pagina e non si può cambiare. o così gli dicono di dire.