informazione o propaganda?

Vengo informato che il mio collegio ha preso finalmente posizione, scrivendo il seguente lodevole articolo nei confronti dello spot televisivo fatto dal governo Renzi per propagandare la recente norma edile. Lo condivido perché ritengo sia una cosa ben fatta. Non so però se questo articolo è stato indirizzato a dirigenze di enti, o se è stato divulgato a diverse forze politiche? In alternativa sarebbe uno splendido sfogo che rimarrebbe circoscritto.

Infatti, se si guarda i riferimenti di seguito riportati, si trova la lettera del presedente Savoldi che scrive agli interessati, ma solo nei termini della perplessità della parte relativa all’accatastamento e non nel merito di tutto il resto.

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questo invece l’articolo

http://www.collegiogeometri.bo.it/it/cms/notizie/007/fn_id3622_p0/professione-spot-governativo-sulla-semplificazione-edilizia.aspx?utm_source=twitterfeed&utm_medium=facebook

qui riportato:

 

30/01/2015

PROFESSIONE: Spot governativo sulla semplificazione edilizia

Le considerazioni che seguono esprimono la posizione del Consiglio Direttivo del Collegio Geometri e G.L. di Bologna.

 

INFORMAZIONE O PROPAGANDA?

Gli spot televisivi trasmessi dal Governo per “informare” i cittadini sulla semplificazione in materia edilizia apportata dal c.d. ‘Sblocca Italia’ sono imprecisi e fuorvianti e se fossero spot commerciali probabilmente se ne parlerebbe come ‘pubblicità ingannevole’.

Gli elementi positivi nello “Sblocca Italia” non mancano: la modulistica unificata, in particolare, è orientata alla semplificazione del rapporto tra cittadino e P.A., ma ciò non riduce l’impegno e la responsabilità del Professionista che deve asseverare ai sensi dell’art. 481 del Codice Penale la conformità dell’intervento alla vastissima normativa che riguarda l’attività edilizia.

Sul sito del Ministero della Funzione Pubblica si legge: ”Il nuovo modulo CILA unifica e razionalizza quelli in uso negli ottomila Comuni Italiani e dà attuazione alle semplificazioni del decreto “Sblocca Italia”. Per gli interventi edilizi di manutenzione straordinaria che non riguardano le parti strutturali degli edifici – compresi l’apertura di porte e lo spostamento di pareti interne, gli accorpamenti e i frazionamenti – è sufficiente una semplice comunicazione che può essere compilata in pochi minuti dall’interessato e asseverata da un professionista.”

La “semplice comunicazione” non è però per nulla “semplice” perché consiste di numerose e specifiche informazioni che il cittadino normalmente non conosce; lo stesso Professionista poi, per poter “asseverare” l’intervento, deve prima averlo progettato, individuando le criticità e risolvendo eventuali non conformità alle molte norme applicabili al caso specifico; in sintesi, il contenuto e le responsabilità della asseverazione equivale a quella dei titoli abilitativi maggiori (SCIA e PDC).

Né più né meno.

Ritornando allo spot, i messaggi inviati al cittadino sono:

  1. Se vuoi RISTRUTTURARE casa, DIVIDERE o UNIRNE due, farlo è più semplice e veloce
    2. Comunichi i Lavori al Comune e inizi subito
    3. Meno documenti da presentare
    4. Non paghi oneri
    5. L’accatastamento lo fa il Comune
    6. E’ CASA TUA, DECIDI TU

La verità vera è che alcuni di questi punti sono – come minimo – esposti in maniera fuorviante:

(1) si sostiene che ristrutturare, dividere o unire appartamenti sia più semplice e veloce, ma in realtà i tempi necessari e la possibilità di eseguire questi lavori sono pressoché invariati rispetto a prima;

(2) si suggerisce che il cittadino, in pochi minuti, possa comunicare al Comune l’esecuzione dei lavori ed iniziarli subito, ma si omette la necessità e l’obbligatorietà delle prestazioni per cui è indispensabile farsi assistere dal Professionista;

(3) si parla di “meno documenti”, che in effetti sono sostituiti da un’unica asseverazione: come dire che diminuisce la carta ma non l’impegno e la responsabilità del Professionista;

(4) questa è l’unica affermazione completamente vera, gli oneri sono stati azzerati o quasi;

(5) questa affermazione è, al tempo stesso e paradossalmente, la più vera e la più falsa, perché questa procedura è scritta appunto nel c.d. Sblocca Italia, ma ad oggi non si conosce un Comune che l’abbia messa in pratica né quali saranno i costi che si dovranno sostenere per renderla operativa (e chi pagherà questi costi);

(6) “è casa tua, decidi tu” è un bello slogan, ma nulla di più; caro Cittadino, in realtà decidi tu solo se quello che vuoi fare è conforme alla vasta e complessa normativa di settore, altrimenti non decidi un bel nulla!

Come Professionisti che operano quotidianamente ‘sul campo’ ci spiace una tale sottovalutazione del lavoro dei tecnici, del nostro lavoro, che è anche garanzia nei confronti della collettività.

Mentre da un lato si richiede maggiore professionalità e conoscenze (tecniche, giuridiche, amministrative ecc.) dall’altro si viene dipinti come semplici firmatari di moduli compilati dal cittadino: nulla di più falso!

Il Testo Unico dell’Edilizia affida alle professioni tecniche l’onere della verifica preliminare, del progetto e quindi della successiva asseverazione; se si voleva permettere al cittadino di fare in fretta sarebbe stato sufficiente eliminare tout court la figura del Progettista dal procedimento edilizio; nessuno avrebbe più controllato nulla e si sarebbe precipitati nel Far West amministrativo.

Come Professionisti riteniamo che il Governo debba limitare questo tipo di pubblicità che da un lato crea false aspettative nei cittadini e dall’altro svilisce le Professioni Tecniche a cui sono pure affidati, in virtù del principio di sussidiarietà, compiti importanti per la collettività.

* * *

In allegato:

  • la comunicazione del CNGeGL sul tema ‘Accatastamento da parte dei Comuni’;
  • l’articolo su geometrinrete.it
  • l’articolo apparso su Italia Oggi.

 

risultati votazioni elezioni consiglio direttivo collegio geometri bologna 2014-2018

e’ in atto una primavera al collegio dei geometri di bologna. per la prima volta da tanti anni si è proposta una nuova lista di candidati. benché improvvisata all’ultimo è comunque gradita la volontà. premesso che l’affluenza alle urne del collegio è a dir poco scarsa, il che la dice lunga sull’attenzione media dell’iscritto, la nuova lista non si è poi piazzata così male. allego i voti dello scrutinio finale. chissà …speriamo non buttino via la lodevole iniziativa e sfruttino l’occasione per trasmettere al consiglio eletto l’opinione diffusa del geometra.

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petizione geometri

L’8 gennaio del 2015 mi è arrivata una pec dalla CIPAG (cassa italiana previdenza assistenza geometri) a firma del Presidente Amadasi. Rispondeva pubblicamente, con uso ridondante della pec, ad una iniziativa denominata “petizione geometra” presentata da un gruppo di colleghi geometri di Torino. Ho quindi ripercorso a ritroso gli allegati per arrivare a capire chi aveva scritto e cosa. petizionegeometri@gmail.com
Faccio i mie complimenti, lodevole iniziativa, finalmente qualcuno che comunica il proprio stato d’animo e descrive la propria situazione. Benché nella risposta del presidente vengano praticamente chiuse tutte le possibilità di dialogo, è comunque bello esprimersi e valutare chi ascolta il nostro pianto. Anche se argomentato da ottime motivazioni, Amadasi ha risposto NO!
Tante le cose che sarebbero da chiedere, tante quelle da cambiare. Il problema più grande, che non mi pare venga mai dibattuto, è quello dei famigerati “diritti acquisiti”. Ci troviamo a sostenere oggi il mal governo, gli errori di previsione e il clientelismo politico degli anni passati.
Ma siamo certi che non si possano più toccare i diritti acquisiti???!!!!
Proposta: creiamo una cassa comune obbligatoria per tutte le professioni dove andranno a confluire, gradatamente, i beni delle attuali casse che entreranno lentamente in liquidazione. Così i beni immobili rimarranno valorizzati, e soprattutto tarderemo il giorno in cui l’INPS ce li sottrarrà.

giovani geometri

cari giovani geometri neo diplomati, che pensate che il timbro professionale e l’iscrizione presso il collegio dei geometri sia la soluzione per il vostro futuro, sappiate che vi sbagliate. le altre categorie non sono di certo messe meglio. il tentativo di farvi pagare molto meno i primi anni di professione è in realtà uno specchietto per le allodole. è una operazione che in realtà serve più per farvi rientrare in una contribuzione obbligatoria utile principalmente per posticipare le grosse problematiche pensionistiche. intendiamoci, la nostra cassa pare sia comunque molto più solida di altre e vi converrà comunque rispetto all’inps, ma esiste una disparità netta e ingiusta tra ciò che dovrete pagare voi (noi) in confronto a quello che è stato versato da chi è già andato in pensione che ha versato poco più di un nichelino. se vorrete fare due chiacchere con me ….volentieri.

frequantate i collegi e pretendete informazioni. tentate di fare cambiare la direzione del vento. provate a promuovere nuove idee politiche. io non saprei quale proporvi, ma di certo la riunione pensionistica tra tutte le categorie professionali converrebbe più ai giovani che ai vecchi.

bilancio collegio geometri bologna 2014-2015

venerdì 19/12/2014 ho partecipato all’ennesima assemblea di bilancio annuale del collegio dei geometri di bologna. ho votato contro, come voto contro ormai da qualche anno. per l’ennesima volta il mio era l’unico voto contrario. mi ha sorpreso essere l’unico visto che quest’anno, per la prima volta, alle recenti votazioni, si era presentato un gruppo antagonista che stava quasi riuscendo a spodestare il gruppo storico. dico storico perchè il nostro presidente è comunque l’ennesimo mandato che svolge.

mercato immobiliare

ecco fatto. ora i prezzi delle case precipitano e in italia diventiamo in un attimo tutti poveri.

è purtroppo quello che temo stia avvenendo, nonostante le agenzie immobiliari tentino di mascherare il problema provando a non vendere piuttosto che svendere.

mi sa che ci siamo

POS obbligatorio

Non sono d’accordo sull’obbligo del POS per i piccoli professionisti. E’ stata approvata un’altra norma a “cucci e spintoni” che pare più un piacere alle banche piuttosto che un sistema per ostacolare l’evasione. Si sa che ha dei limiti, ma si dice che non c’è tempo per sistemarli, e nel frattempo la norma diventa obbligo. Una spesa pazza sulle spalle del piccolo professionista. Perché se aumenta l’ex ici di pochi punti percentuale, se aumenta la benzina, se aumentano le trattenute sugli stipendi o sulle pensioni, la gente scende in piazza, se invece si interviene vessando il professionista di una spesa enorme, in termini percentuale per i “piccoli studi”, non interessa a nessuno? …noi non facciamo pena! Forse siamo la rappresentazione del male?!

Ho provato a leggere qualcosa a riguardo e condivido a pieno l’istanza presentata dal Consiglio degli Architetti (poi respinta dal TAR) e mi chiedo: visto che siamo sempre così uniti quando si fanno dei tavoli comuni per incentivare il business della formazione, perché non ci siamo uniti al ricorso? Almeno rappresentativamente!

E gli avvocati? I commercialisti? Chissà se hanno fatto qualcosa contro, chissà qual è il loro pensiero?

Perché non gridiamo con forza che, così com’è, è una gran cavolata?

Per fortuna che, al momento, non c’è sanzione.