Archivi autore: Andrea Savini

lavoro occasionale cassa geometri

in merito al tema iscrizione coatta alla Cassa Geometri …questa la risposta ricevuta da un collega che avvisava di svolgere lavori occasionali:

Gentile Geom. ………,
si riscontra la Sua nota del …../2020, con la quale chiede di essere cancellato dalla Cassa affermando di svolgere la professione di geometra solo “occasionalmente” e di essere stato assunto alle dipendenze di un’azienda.
Nel merito si informa che la Sua richiesta non può essere accolta, poiché Il Regolamento della Cassa Geometri stabilisce che siano obbligatoriamente iscritti alla Cassa tutti i geometri iscritti all’Albo professionale che esercitano
la libera professione, anche se la svolgono senza carattere di continuità ed esclusività.
Per poter rinunciare all’iscrizione alla Cassa dovrebbe cessare completamente l’esercizio della professione e trasmettere alla Cassa una dichiarazione del Suo datore di lavoro che attesti che nello svolgimento delle mansioni di dipendente Lei non esercita attività tecnico professionale riconducibile a quella di geometra e non utilizza il timbro di geometra né la firma in atti professionali.
Si resta a disposizione di ulteriori chiarimenti dovessero rendersi necessari e si inviano cordiali saluti.
Il responsabile dell’Ufficio
Dr.ssa ………
(Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art.3,
comma 2, del Decreto Legislativo n. 39 del 12 dicembre 1993)
CASSA GEOMETRI
UFFICIO ISCRIZIONI, VARIAZIONI E VIGILANZA
DPL

 

Presentazione Corso Esperti Lavori Pubblici

Prot 380 – Presentazione corso esperti LL.PP.

il pnrr = i soldi degli europei che ritornano sotto forma di diktat progettuali. i soldi li rivuoi? noi approviamo come e cosa.

i governi che non vogliono perdere la faccia e provano a gestirli con gli ordini, ancora convinti (?) nell’etica che li costituisce, retti da norme inadeguate e controlli inesistenti.

un corso di ALTA formazione. lo decidono loro e non il mercato. in fondo sono loro il mercato, che decidono inoltre a quali società accordare i crediti formativi e gestiscono le punizioni per chi non studia.

la certificazione delle norme uni, norme che non sarebbero cogenti e che ricordo sono a pagamento, che vengono approvate dagli ordini tecnici affinchè trovino specifici richiami nella legislazione italiana, ma non come il decreto presidenziale dell’altezza delle canne fumarie, i cui diritti furono pagati dallo stato per tutti. qui si parla di diritti che paga il professionista, in genere comprando i programmi del pc e che riversa sul cliente. cliente che un tempo era il tutelato dell’etica. la storia che il cliente e lo stato possano essere la stessa cosa è una bugia. comunque non è giustificata un’apertura tale all’inserimento delle uni obbligatorie. dire che in una certa zona puoi fare un cappotto di 6+6 di polistirene, o di altro materiale di pari lamda, era molto meglio. il geometra sarebbe stato libero di non dipendere dal termotecnico …o se volete dallo strutturista in riferimento ad altri campi.

la fondazione geometri italiani, ente segretissimo che ho l’obbligo di pagare ma non ho il diritto di sapere cosa faccia. sostiene di non dovermi dare copia degli accessi perchè non pubblica. smentita anche dalla commissione per l’accesso rilascia, in parte criptato, quel briciolo di documentazione che le era stato imposto di darmi.

inarchek ce lo chiediamo tutti da 20 anni cosa faccia esattamente. di certo utile a chi la dirige e a chi è tecnico incaricato. non molto chiaro se è vantaggiosa per l’iscritto.

geoweb vuoi non metterla in mezzo? …60% di cng e 40% di sogei, società del ministero delle finanze. mi sono sempre chiesto quale collonnello dell’intendenza si prenderebbe mai l’ardire di andare ad indagare.

ecco …un’altra macchina è in moto …un altro progetto avviato. ora servirebbe sapere se questa macchina viene finanziata dal pnnr, ma non credo perchè né cassa, né cng, possono essere finanziate, oppure se come credo è l’ennesimo carrozzone che ci portiamo sulle spalle.

 

 

 

mi chiedo se dietro a tutto questo non ci sia il desiderio di pompare la fallimentare laurea dei diplomati?

da anni si sovenzionano i baronati universitari. si fanno leggi che, in nome della miglioria dell’abitato, tagliano il lavoro ai diplomati. i genitori si adeguano e, spremendo il portafoglio, fanno studiare i figli che, da laureati poveri, non andranno mai in pensione. da anni la professione del geometra l.p. è stata condannata. ora che è moribonda, si cerca di tenerla in coma ancora un po’ …chissà perchè? …magari vi sono ancora due soldi in “cassa”?

questo il sunto di ciò che penso sia legato a questa vicenda:

PRESIDENTE NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI GIOVANNI ESPOSITO FA CHIAREZZA SU NOTIZIE FALSE RIGUARDANTI LE LAUREE TRIENNALI

La campagna disinformativa sulle lauree triennali condotta dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha prodotto danni collaterali al Consiglio Nazionale dei Periti Industriali da cui si è reso necessario l’intervento di Giovanni Esposito. leggi link

Nel dettaglio ecco cosa è successo da cui la confusione generata da parte del consiglio nazionale degli ingegneri:

Dal 2019 il Consiglio Nazionale degli Ingegneri vende alla stampa una notizia spacciata per vera sulla imminente abolizione della laurea triennale in ingegneria e dell’abolizione dell’esame di stato e della abolizione della sezione B dell’albo degli ingegneri.

Tutto FALSO. Nessuna Legge italiana ed europea prevede l’abolizione della laurea triennale in ingegneria, l’abolizione dell’esame di stato per ingegneri e l’abolizione della sezione B dell’albo degli ingegneri.

L’origine dell’equivoco:

Le sorti degli ingegneri sono legate indirettamente con le sorti dei Periti industriali da cui le loro lauree triennali professionalizzanti simili ma non uguali alle canoniche lauree triennali in ingegneria.

Il bombardamento mediatico fatto alla stampa specie dal presidente nazionale degli ingegneri Domenico Perrini sulla imminente e FALSA abolizione dell’esame di stato per ingegneri, sulla abolizione della laurea triennale in ingegneria e sulla abolizione della sezione B dell’albo degli ingegneri in quanto alla FALSITÀ di tali notizie ha prodotto un danno indiretto alla categoria dei Periti Industriali cugini degli ingegneri.

 

Giovanni Esposito presidente nazionale dei Periti Industriali parla DI NOTIZIE FALSE ED INFONDATE facendo un po di chiarezza rifacendosi alle norme attuali.

Un DDL o proposte fatte a caso e presentate alla stampa non hanno infatti alcun valore giuridico.

Hanno valore giuridico le Leggi e decreti pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.

Tutto questo caos si è generato grazie alla campagna disinformativa sulle lauree triennali condotta con disinvoltura dal consiglio nazionale degli ingegneri sulla base del niente visto che si ripete, nessuna norma italiana ed europea prevedono l’abolizione dell’esame di stato per ingegneri, l’abolizione della laurea triennale in ingegneria e l’abolizione della sezione B dell’albo degli ingegneri.

Ing.Nicola Plasmati

Amministratore di INGEGNERI SEZIONE B

website: https://ingegnerisezioneb.jimdosite.com/

fondi che dovevano essere sottoscritti per forza FIL FIA PAI

dal bilancio cassa

 

Fondo Immobiliare Lombardia FIL : https://www.fhs.it/fondo-immobiliare-di-lombardia-comparto-uno/

FONDO IMMOBILIARE DI LOMBARDIA COMPARTO UNO

 

 

 

 

https://redosgr.it/fondi/

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Fondi Investimenti per l’Abitare FIA https://urbanpromo.it/2020/progetti/fia-fondo-investimenti-per-labitare/

FIA – FONDO INVESTIMENTI PER L’ABITARE

Da oltre dieci anni Cassa Depositi e Prestiti è impegnata a promuovere e sostenere lo sviluppo dell’Edilizia Privata Sociale, il cosiddetto Housing Sociale, attraverso un fondo di fondi, il Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA), di cui è investitore di riferimento (con 1 miliardo di euro capitale, pari a circa il 50% della dotazione fina

nziaria complessiva), nonché gestore attraverso la controllata CDP Investimenti SGR. Il FIA opera attraverso un Sistema Integrato di Fondi (SIF): 29 fondi immobiliari locali, gestiti da 9 SGR, che hanno come investitore di riferimento il FIA (con quote comprese tra il 33 e l’80% del capitale totale) e come co-investitori gli stakeholders del territorio, in primis le fondazioni locali di origine bancaria, ma anche Regioni, Province, Comuni, cooperative di abitazione e sviluppatori privati. Le risorse complessivamente mobilitate dal SIF sono pari a circa 3 miliardi di euro (moltiplicatore 3X rispetto all’investimento di CDP), grazie alle quali il SIF può essere considerato – a livello mondiale – il terzo intervento per dimensioni attivo nell’ambito dell’impact investing.

L’offerta del SIF traguarda a regime circa 20.000 alloggi sociali oltre a posti letto in residenze temporanee e studentesche distribuiti su tutto il territorio
nazionale. Ad oggi sono circa 230 gli interventi realizzati o in corso di realizzazione.

Il programma di Social Housing promuove, in particolare, tre distinte tipologie di interventi: (i) nuovi quartieri di social housing nelle città che offrono alloggi prevalentemente in affitto ma anche in vendita convenzionata alle giovani coppie, alle famiglie numerose o monoparentali, agli immigrati regolari; tra gli esempi più rilevanti: Cenni di Cambiamento, Borgo Figino e Redo a Milano, Vivo al Venti, Cascina Fossata e Nuova Falchera a Torino, le Piagge a Firenze, Padova via del Commissario, le Corti di Medoro a Ferrara, le Corti Perugine a Perugia, Quartiere Stadio a Lecce, Parco Gentile a Bari, Housing Città dei Sassi a Matera; (ii) edilizia universitaria e temporanea, che offre posti letto e servizi agli studenti fuori sede e a coloro che sono costretti ad affrontare un’esigenza abitativa limitata nel tempo; tra gli interventi più rilevanti: Campus Santa Marta a Venezia, Padova via Delù, Ivrea24 e Campus Sanpaolo a Torino, Campus Certosa e Campus Monneret a Milano, l’ostello We_Bologna a Bologna; (iii) strutture socio-sanitarie e le residenze protette per gli anziani autosufficienti e non, tra cui Villa Fastiggi a Pesaro e Civitas Vitae Marche, sulla base di un modello innovativo che vede la longevità come risorsa di comunità.

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Fondo Parchi Agroalimentari Italiani PAI – dentro c’è FICO, a Bologna, quello di Farinetti.

https://prelios.com/it/news/avviato-il-fondo-parchi-agroalimentari-italiani-pai# https://prelios.com/it/news/avviato-il-fondo-parchi-agroalimentari-italiani-pai#

Questo è quello che si scriveva nel 2014 di fico, ma era evidente che così non sarebbe stato. Eppure gli investimenti dovevano essere fatti. Oggi, 2023, si è dimostrato essere di fatto un fallimento., come se servisse proprio a questo.

AVVIATO IL FONDO PARCHI AGROALIMENTARI ITALIANI (PAI)

  • VALORE INIZIALE DEL FONDO PARI A CIRCA 100 €/MLN
  • IL FONDO DARÀ VITA AL PROGETTO BOLOGNESE F.I.CO. EATALY WORLD
  • IL PARCO TEMATICO ATTIRERÀ OLTRE 6 MILIONI DI VISITATORI ALL’ANNO

Milano, 02 aprile 2014 – Prelios SGR ha avviato il Fondo Parchi Agroalimentari Italiani (PAI), riservato ad investitori qualificati, promosso dal CAAB, il Centro Agro Alimentare di Bologna, a seguito di gara precedentemente indetta.

Il Fondo, gestito da Prelios SGR, svilupperà il progetto F.I.CO. (Fabbrica Italiana Contadina) Eataly World, il parco tematico che sarà il principale punto di riferimento internazionale per la divulgazione e la conoscenza delle eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche italiane attraverso la ricostruzione delle principali filiere produttive.

Il Fondo ha un valore iniziale di circa 100 milioni di euro, composti per circa 55 milioni di euro dal valore a mercato dell’area conferita direttamente dal CAAB a fronte dell’emissione di quote del fondo, e per i restanti oltre 40 milioni di euro dall’apporto di equity da parte di primari investitori istituzionali.

La durata del Fondo è fissata in 40 anni.

Il parco F.I.CO. Eataly World, la cui apertura è prevista entro la fine del 2015 creando così un ideale ponte con l’EXPO di Milano, sorgerà sull’area di 80.000 metri quadrati relativa al mercato ortofrutticolo Comunale (di cui è previsto lo spostamento in area attigua) e comprenderà aree specifiche del settore agroalimentare ed enogastronomico, divise tra coltivazione, produzione, ristorazione, studio, ricerca, didattica e commercializzazione. A regime sono previsti circa 6 milioni di visitatori italiani e stranieri all’anno, con un considerevole impatto anche sull’indotto locale.

 

Pnrr progetti geometri cassa e doppia contribuzione

Le politiche dei vertici della Cassa Geometri hanno ormai blindato la professione. Sempre più esclusiva, va fatta a tempo pieno e occorre guadagnare molto bene perché i minimi contributivi sono alle stelle.

Vi sono molte persone che conservano il timbro in un cassetto, perché non si sa mai, mentre stanno svolgendo principalmente altri lavori. Per esempio che è dipendente pubblico, oppure dipendente di una impresa o chi svolge altre forme di lavoro professionali. Queste persone occorre che prendano in considerazione di abbandonare il timbro da geometra.

Ti basterà redigere un catastino per tua nonna che la Cassa Geometri ti iscriverà forzosamente a ruolo, senza avviso né prima né dopo averlo fatto. Poi ti addebiterà in cartella i minimi contributi pensionistici soggettivo e  integrativo, che ormai sono arrivati a quasi 6000 euro, iniziando a maturare more a tassi ben maggiori degli investimenti pensionistici. Non esiste più, infatti, il contributo di solidarietà, ossia quel quid che permette a chi, già iscritto ad altra forma previdenziale, desiderava saltuariamente arrotondare con la professione.

Quindi, se tu che stai leggendo sei, per esempio, un geometra libero professionista che intende farsi assumere a tempo determinato come dipendente pubblico per firmare un progetto europeo, un progetto statale o qualche progetto del pnrr, continuando contestualmente a professare, prendi in considerazione la possibilità di farlo solo se si tratta di incarichi estremamente remunerativi.

Se invece sei un dipendente pubblico a tempo indeterminato, con timbro, che intende firmare gli stessi progetti di cui sopra, occorre che tu faccia preventive domande di chiarimento alla cassa geometri e al ministero del lavoro perchè non è assolutamente certo che non ti impongano il pagamento di due contribuzioni pensionistiche.  

È uscito un decreto, 2 settembre 2022, che avrebbe dovuto chiarire e regolamentare questo aspetto della doppia contribuzione pensionistica propio per agevolare il PNRR che però di fatto non è servito a nulla da questo punto di vista. Infatti la casistica di cui sopra non è assolutamente prevista. Se fai 2 lavori ti paghi due pensioni e se una delle 2 è quella della Cassa dei Geometri, non ci stai dentro. Quindi lascia stare, ti conviene.

Indagati i vertici del Ministero del Lavoro – i nostri controllori.

https://www.fanpage.it/politica/corruzione-al-ministero-del-lavoro-indagata-unalta-dirigente-e-il-patron-della-salernitana-danilo-iervolino/

30 OTTOBRE 2023

Corruzione al ministero del Lavoro: indagati un’alta dirigente e il patron della Salernitana Danilo Iervolino
Sono arrivate richieste di rinvio a giudizio per Danilo Iervolino – patron della Salernitana ed ex proprietario dell’Università telematica Pegaso – ma anche per figure di vertice del ministero del Lavoro.

E qui….

https://www.fnsi.it/napoli-inchiesta-per-corruzione-aggravata-in-7-rischiano-il-processo

Poi…

https://www.salernonotizie.it/2023/11/24/corruzione-gup-di-napoli-sposta-a-dicembre-decisione-su-rinvio-a-giudizio-di-iervolino/?fbclid=IwAR2aeoezAvRURykw-ltDTs7Hr2a71pZPK5dMyfu_oqpzU0Q_-80H2nXrlQs

Il gup del Tribunale di Napoli ha fatto slittare a dicembre la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del presidente della SalernitanaDanilo Iervolino e di altre sei persone coinvolte in un’inchiesta per presunti casi di corruzione.

Il giudice, infatti, prima di pronunciarsi – come riporta attende la decisione della Cassazione (Sezioni Unite) sull’utilizzabilità delle intercettazioni – sollevata dai legali degli indagati – che arrivano dalla Procura di Catanzaro e sono legate ad altri reati.

Insieme al presidente della Salernitana rischiano il processo anche l’avvocato Francesco Fimmanò, suo legale di fiducia e presenza fissa all’Arechi e Mario Miele, componente del cda della Salernitana, oltre che il segretario generale del sindacato Cisal, Franco Cavallaro, il segretario generale del Ministero del Lavoro, Concetta FerrariFabia D’Andrea, all’epoca dei fatti vice capo di Gabinetto del ministro del Lavoro e Antonio Rossi, figlio della Ferrari.

Gli episodi di corruzione, secondo l’accusa, sarebbero stati in particolare commessi per ottenere il parere favorevole alla divisione del patronato Encal-Inpal in Encal-Cisal e Inpal conservandone però i vantaggi economici e patrimoniali.

Il nuovo regolamento sulla contribuzione approvato nel mese di agosto dalla CIPAG è al vaglio del Giudice Amministrativo

Un gruppo di geometri residenti in diverse regioni d’Italia ha infatti conferito incarico allo studio dell’Avv. Alberto Pepe, del Foro di Lecce, di impugnare innanzi al TAR del Lazio, territorialmente competente, il nuovo regolamento sulla contribuzione approvato da CIPAG, censurandone l’illegittimità nella parte in cui omette di annoverare tra i contributi obbligatori dovuti tra i professionisti anche quello di solidarietà previsto dall’Art. 10 c. 6 della L. 773/82.

La stessa CIPAG infatti (con le delibere n. 123 del 20/05/2009 e n. 124/09) aveva consentito (e consente a tutt’oggi) al professionista interessato (che ad esempio chi esercita la professione in maniera occasionale e senza continuità) di fornire prova contraria all’esercizio della libera professione, così graduando il proprio onere contributivo. E tuttavia il regolamento sulla contribuzione appena approvato contrasta apertamente con il principio di rango costituzionale (sancito dall’art. 53) in quanto nega un proporzionale onere contributivo tra le varie categoria di professionisti iscritti alla Cassa, ma anche comunitario (più volte richiamato dalla CEDU) secondo cui il principio di capacità contributiva deve essere bilanciato con altri principi, costituzionali e non, compresenti nell’ordinamento e tra essi con il criterio di razionalità e ragionevolezza (coerenza in senso stretto, non contraddizione, congruità, proporzionalità) delle leggi.

Pertanto, il carico contributivo imposto all’iscritto dal nuovo regolamento della CIPAG, in quanto ancorato a parametri non idonei ad esprimere una capacità contributiva specifica ed effettiva, è incompatibile sia col principio di capacità contributiva, sia col principio d’eguaglianza e con quello di solidarietà; il carico contributivo non può determinare per l’iscritto alla propria cassa previdenziale una situazione prossima all’“indigenza”, esso si deve arrestare là dove inizia il livello minimo di ricchezza necessaria per condurre una vita libera e dignitosa. E questa conclusione varrebbe non solo se il prelievo intaccasse il minimo vitale, ma anche se, in forza dell’applicazione di aliquote molto elevate, scarnificasse quasi totalmente una ricchezza ad esso assai superiore.

Ebbene, nel nuovo regolamento sulla contribuzione di CIPAG è totalmente omesso il riferimento al contributo di solidarietà disciplinato dall’art. 10 comma 6 della L. n. 773/1982 (tutt’ora vigente) il quale prevede che “Gli iscritti all’albo professionale che non siano iscritti alla Cassa e non siano tenuti alla iscrizione sono obbligati a versare alla Cassa un contributo di solidarietà pari al 3 per cento del reddito professionale netto prodotto nel corso dell’anno precedente e comunque non inferiore ad € 175,59 annue – come attualizzato –.” >>

Inchiesta scuote vertici ministero Lavoro: indagati il segretario Ferrari, Cavallaro (Cisal) e l’imprenditore Iervolino

da…. La C News24

https://www.lacnews24.it/cronaca/inchiesta-scuote-vertici-ministero-lavoro-indagati-segretario-ferrari-cavallaro-cisal-imprenditore-iervolino_179475/

 

La Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio. Secondo l’ipotesi accusatoria il sindacalista calabrese avrebbe ottenuto favori per la sua organizzazione in cambio dell’assunzione del figlio dell’alto dirigente, beni di lusso e una vacanza a Tropea

Richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Napoli che con il procuratore aggiunto Sergio Ferrigno e il pm Henry John Woodcock ha chiuso un’inchiesta incentrata su molteplici episodi di presunta corruzione aggravata che ruotano attorno alla scissione parziale asimmetrica del patronato Encal-Inpal in patronato Encal-Cisal e patronato Inpal. Il gip ha fissato l’udienza preliminare per il 24 novembre e tra i principali indagati vi sono: Francesco Cavallaro, 58 anni, di Dinami (nel Vibonese), segretario generale del sindacato Cisal; l’attuale segretario generale del Ministero del Lavoro Concetta Ferrari, 64 anni, di Roma (all’epoca dei fatti al vertice della Direzione generale per le Politiche Previdenziali del Ministero del Lavoro); Fabia D’Andrea, 58 anni, di Roma, all’epoca dei fatti vice capo di Gabinetto del ministro del Lavoro; Danilo Iervolino, 45 anni, di Palma Campania (Na), già al vertice dell’Università Pegaso; Mario Miele, 57 anni, di Casamarciano (Na); Francesco Fimmanò, 55 anni, di Frattamaggiore (Na); Antonio Rossi, 38 anni, di Marsala (Tp).

Le accuse

Francesco Cavallaro, secondo l’accusa, al fine di ottenere la scissione parziale asimmetrica del patronato Encal-Inpal in patronato Encal-Cisal e patronato Inpal – in precedenza negata dal Ministero del Lavoro – avrebbe offerto a Concetta Ferrari e Fabia D’Andrea alcuni “favori”. In particolare, Franco Cavallaro (d’intesa con Mario Miele) avrebbe richiesto a Danilo Iervolino l’assunzione di Antonio Rossi (figlio della Ferrari) quale professore straordinario da parte dell’Università telematica Pegaso riconducibile allo stesso Iervolino. Sempre Cavallaro è accusato poi di aver pagato una vacanza a Tropea alla Ferrari ed al marito, oltre al noleggio di una barca e regali come una borsa Luis Vitton del valore di 780,00 euro, una cravatta di marca per il marito della Ferrari e “altra roba” non meglio specificata dalla procura di Napoli.

 

 

I favori di Cavallaro sarebbero poi continuati con: il pagamento del noleggio di un’auto di grossa cilindrata ad altro figlio della Ferrari; l’ottenimento per la Ferrari di incarichi di maggiore prestigio quale quello di presidente del Collegio dei sindaci dell’Inps ovvero di segretario generale del medesimo Ministero; la cessione di un’auto ad un figlio della Ferrari intestata alla Fip Cisal; la promessa di un interessamento per un concorso in Polizia per un figlio della Ferrari; gli incarichi procurati da Cavallaro a due persone che interessavano Fabia D’Andrea rispettivamente all’Inps e ad un’associazione rappresentata dallo stesso Cavallaro.

Francesco Fimmanò, accusato di aver messo in contatto e mediato i rapporti tra Franco Cavallaro con la D’Andrea e con Mario Miele, presidente del consiglio di amministrazione della società “Centro autorizzato di assistenza fiscale Cisal srl”, nonché già consigliere di amministrazione dell’Università Mercatorum riconducibile a Danilo Iervolino. Attualmente Miele è dirigente della “U.S. Salernitana 1919 Srl” riconducibile a Danilo Iervolino. Mario Miele è accusato dalla Procura di Napoli di essersi occupato di mediare i rapporti tra Cavallaro, Iervolino e i dirigenti dell’Università Pegaso con specifico riferimento all’assunzione di Antonio Rossi. L’imprenditore Danilo Iervolino è di recente entrato nella classifica dei miliardari di Forbes.

Secondo l’accusa, la scissione parziale del patronato Encal-Inpal in patronato Encal-Cisal e patronato Inpal – ottenuta il 18 gennaio 2018 – ha consentito la conservazione dello status di Patronato con conseguente mantenimento in favore di entrambi delle sovvenzioni pubbliche e, quindi, di significativi vantaggi economico-finanziari, nonché il mantenimento delle sedi e del patrimonio in loro possesso. In caso di scissione totale, invece, tali benefici sarebbero stati tutti persi. Parti offese nell’inchiesta il Ministero del Lavoro, il Patronato Inpal e l’Università telematica Pegaso.

I difensori

Danilo Iervolino è difeso dagli avvocati Giuseppe Saccone e Salvatore Sica; Francesco Cavallaro dagli avvocati Cesare Placanica e Domenico Colaci; Mario Miele dall’avvocato Sabato Moschiano; Concetta Ferrari dall’avvocato Alessandro Diddi; Fabia D’Andrea dall’avvocato Gildo Ursini; Francesco Fimmanò dall’avvoca Giuseppe Saccone; Antonio Rossi dagli avvocati Alessandro Diddi ed Elisabetta Cucciniello.