Archivi autore: Andrea Savini

i tavoli delle trattative non parlano a mio nome

verbale assemblea ordinaria 26_04_2017

questo è il verbale dell’assemblea per l’approvazione bilancio 2016 del collegio dei geometri della provincia di bologna.

confermo il disappunto in merito alla costante mancata informazione degli accordi che vengono presi con gli enti pubblici dai dirigenti del mio collegio in su. Di seguito il mio intervento così sintetizzato:

“Il geom. Andrea Savini dichiara che in assenza della dovuta divulgazione dei contenuti dei tavoli delle trattative non considera gli stessi come propri rappresentanti.”

Tra i tanti, per primo, ci metterei il CUP che, nella versione Emiliana diretta da A.T. , si vanta di essere porta voce di 80.000 professionisti tecnici aderenti. Io non ho mai aderito. Suppongo abbia aderito il comitato regionale dei collegi dell’emilia romagna. Un comitato tra collegi del quale poco o nulla si sa e nulla si trova oggi on-line. Sul sito del cup si riportano foto, eventi, locandine, ma se non hai avuto la possibilità di partecipare all’evento non puoi sapere cosa è stato detto. Alla faccia della trasparenza. Nelle mansioni di rappresentanza con gli enti, in primis la regione emilia romagna, non compare nulla in merito alle trattative avute, gli accordi presi, i verbali assembleari redatti. 

…il tutto raccontando che sono i miei portavoce. A me non va bene.

manifestazione del 13 maggio 2017 a Roma

Ho fatto parte per molti anni della commissione parcelle del Collegio di Bologna. Ne faccio ancora parte, ma partecipo molto poco. Per molti anni mi è parso che si sia sostenuta l’importanza dell’obbligo del minimo tariffario delle parcelle, anche quando l’On. Bersani lo ha eliminato per legge. Non conosco casi di soggetti puniti per non averlo rispettato. Due motivi importanti e sensati, per i quali era giusto conservarlo, sono i seguenti. La concorrenza basata sulla mercificazione, ma soprattutto il concetto di qualità della prestazione. Cioè: per eseguire bene un lavoro va fatto in una certa maniera e il tempo che impieghi per svolgere quei passaggi non può costare meno di una certa cifra, altrimenti si può supporre che il lavoro sia fatto male. Su questo secondo concetto, secondo me, non si può discutere. C’erano alcuni casi particolari, generati soprattutto dall’avvento dei software, che permettevano di eseguire più velocemente lavori ripetitivi, ma il concetto di “giusto compenso” rimaneva solido e valido. Io non so bene il motivo per il quale si sia intervenuti sull’obbligo dei minimi e le motivazioni che mi hanno riferito ritengo siano sciocchezze.

In questi giorni mi arriva la seguente informativa e-mail dal nostro Presidente di Roma Maurizio Savoncelli.

Cattura manifestazione minimi tariffari

 

 

approfondimento_equocompenso_2017_05

Belle parole e frasi elaborate. Io però continuo a non capire ciò che di importante c’è dietro a questo argomento, che non viene trattato nemmeno in questo chiarimento.

Ho la certezza dell’esistenza di tavoli di “concertazione”, che erano senz’altro attivi anche all’epoca dell’approvazione della Legge “Bersani”. Non parlo della piccola commissione provinciale di Collegio, ma di aggregazioni dirigenziali che si siedono ai tavoli con l’alta politica, con i vertici di partito, con i dirigenti ministeriali o con i dirigenti pubblici. Per intenderci meglio, dai “comitati regionali” in su (la maggior parte di noi geometri non sa nemmeno che esistano i “comitati regionali” e nessuno sa bene cosa facciano per mancanza di divulgazione).

Potremmo capire meglio il perché di questa lettera chiarificatrice e soprattutto la pubblica presa di posizione di essere “contro” in essa contenuta, se ci rispondessero a poche domande. E’ stato organizzato, all’epoca del concepimento della Legge “Bersani”, un tavolo di concertazione?  Chi vi ha partecipato? Cosa è stato detto? Qual è stata la posizione dei geometri? Ci fate leggere il verbale della riunione con riportete le posizioni espresse?

All’epoca vi erano, più o meno, gli stessi dirigenti. Mi piacerebbe molto sapere cosa hanno “sostenuto” a nome e per conto della mia categoria. Penso sia questa la democrazia. Tu hai vinto le elezioni, puoi decidere, ma fammi sapere cosa vai a dire per mio conto. Non è un concetto difficile, penso sia giusto, mi meraviglio non sia obbligato ….e potrei dire pure di peggio.

La soluzione futura sarà qualcosa che a me non piacerà, cioè decidere di reintrodurre un concetto simile alla giusta prestazione che passi però dalle norme UNI. Vogliamo scommettere? Ovvio che sarà un processo lungo e dispendioso e senz’altro senza coperture statali a vantaggio diretto dell’iscritto, ma che invece sposterà un po’ di denaro a favore dei “baronati” e …..

A proposito, qualcuno sa se tra di noi ci sono consulenti UNI?

Andiamo alla manifestazione.

IPI acquisirà il 70% di Groma

allego il link per arrivare al comunicato stampa di IPI nel quale si annuncia l’accordo per l’imminente acquisizione del 70% di Groma (società della CIPAG cassa geometri).

http://www.ipi-spa.com/resources/documenti/comunicati-stampa/167/20-04-2017%20Comunicato%20Stampa%20-%20Groma.pdf

non ho particolari considerazioni da fare.

mi piace però leggere in qua e in là per trovare spunti, riflessioni e risposte a domande che mi faccio da anni e per le quali non ho ancora risposte ufficiali.

allego il testo evidenziato20-04-2017 Comunicato Stampa – Groma1

elezioni delegati cassa geometri 2017

in qualità di referente provinciale di geomobilitati, rammentando che tutti i “votabili” possono essere votati su base regionele (quindi gli iscritti di rimini possono votare gli iscritti di modena), consiglio di votare i seguenti colleghi di modena (non li conosco personalemente, speriamo siano brave persone). Luigi Zaccardo iscr. 2246 – Galloni Mirco n° iscr. 2128. si dice che Zaccardo sia l’unico delegato dell’emilia romagna che abbia votato contro al bilancio della cassa. non è cosa da poco! è un bel curriculum!!! …forse l’unico che conta.

lettera delegati di Firenze alla Cassa Geometri

delegati e consiglieri di firenze scrivono alla cassa geometri

Questa lettera è stata inviata alla cassa da un gruppo di delegati e consiglieri del collegio di Firenze. Girava in una chat.  La pubblico perché è un piacere vedere che ci sono colleghi che hanno passione ed interesse, a differenza del menefreghismo generale al quale sono abituato. Non mi trovo d’accordo su tutto, in particolare non mi trovo d’accordo sul DURC per i contratti privati. Comprendo il concetto di concorrenza sleale che c’è dietro all’argomento, ma vedo che finalmente la cassa sta facendo qualcosa contro i morosi. Occorre fare di più e magari aggiustare anche gli errori degli anni passati, ma il DURC sarebbe un ennesimo costo di gestione e una omologazione al “pubblico”. Manteniamo un pelo di differenze sociale finché possiamo. Non mi trovo nemmeno d’accordo su questo concetto: “…..la possibilità di agevolazione verso i giovani iscritti (di ogni età) prolungata fino al decimo anno di iscrizione alla CIPAG il tutto a scaglioni da valutare in base alla sostenibilità”. Ritengo che l’attrazione con ogni mezzo del “giovane” sia da bloccare. È inutile illudere le persone con le agevolazioni che poi pagheranno in seguito. Sarebbe bene smettere di fare salire a bordo del Titanic persone che annegheranno, continuando a permettere l’attuale prelievo della poca ricchezza rimasta.

Prendo spunto dalla seguente frase per attenzionare un concetto: “Ad esempio, un ente come CIPAG che dovrebbe riscuotere tra i 400 ed i 500 milioni di euro all’anno di contribuzione, non può erogare direttamente prestiti o mutui agli iscritti anche per l’acquisto della prima casa ed in questo modo far girare i danari e renderli maggiormente produttivi senza l’ausilio delle Banche?” …mi era capitato di parlare anni fa con degli anziani geometri che mi raccontavano quanto la cassa aveva aiutato negli investimenti personali. Il mutuo prima casa che erogava direttamente la Cassa, o la banca di riferimento, era talmente vantaggioso che tutti lo facevano. La cassa investiva sul geometra. Comprendo che molto sia cambiato da allora, ma tant’è che anche questa è un differenza sociale che i giovani subiscono, pur condividendo obbligatoriamente la stessa Cassa con i “vecchi”. Oggi esistono cose simili, ma qualsiasi altra banca è capace di fare meglio. È forse la dimostrazione che nemmeno la nostra Cassa crede nel futuro del geometra?

Per tutto il resto condivido.

Fate attenzione anche alle seguenti frasi:  

– “….vigono inoltre vincoli sugli incarichi definiti dalla griglia delle incompatibilità e delle inconferibilità e ne andrebbe tenuto conto confermando la chiusura a chi ha subito condanne, valutando nel contempo di vietare l‘assegnazione di incarichi dirigenziali a chi ricopre o ha ricoperto altre cariche politiche o amministrative o l’incrocio di incarichi tra enti e le loro società partecipate.”

…le partecipate !!!! …un mondo sotterraneo.

– “Ci sembrerebbe piuttosto corretto anche che la stessa CIPAG pubblicasse sul proprio sito gli eventuali nominativi dei delegati che usufruiscono di beni di proprietà della stessa”.

Stai iniziando a capire?

ELEZIONI DEI DELEGATI CASSA QUADRIENNIO 2017/2021 geomobilitati

di seguito la lettera ricevuta da Geomobilitati in merito alle prossime votazioni dei delegati cassa.

elezioni delegati cassa 2017 geomobilitati1

questi gli allegati in merito alla “mancata spending review”

SPESE CONSIGLIERI E DELEGATI – SPESA PRESIDENTE E CONSIGLIERI

Analisi spese organi – analisi spese organi

poco meno di 4.000.000,00 di euro solo per tenere viva la parte dirigenziale della cassa.

detto così non si capisce. allora aggiungiamo dati. nel 2015, i 92.289 iscritti hanno versato contributi per 492.358.000 €.  rapporto circa uguale ad 1/170. che per iscritto sono 43 euro a testa.

 

intervista ad alessandro penati – pare annunci il fallimento del fondo atlante

qui un’importante intervista ad Alessandro Penati https://www.youtube.com/watch?v=3v6ieUz2YvQ&feature=youtu.be

premetto che io e la finanza siamo 2 soggetti differenti. Voglio però evidenziare alcuni passaggi per una considerazione puramente logica, e non finanziaria. 

dice: “il problema è gestire la banca bene” ….lo scopri adesso? è stato e continua ad essere il problema del suo fallimento. Come puoi pensare che l’operazione sia vincente se non hai i mezzi per farla funzionare?

dice: “nulla di più facile, sono tutte in crisi” ….che assomiglia un po’ ad una frase del tipo ….vi ho preso in giro.

dice: “investitori nel fondo? c’è una lungimiranza pari a zero” …..chissà se parla anche di noi?

dice: “se lei avesse le informazioni disponibili a tutti, uno fa un bid facilmente…. se eravamo negli stati uniti… gli arriva sul suo screen il long type ….lo mette dentro nel computer e fa un bild …..qua deve mandare una squadra….” …perchè prima non si sapeva?

dice: “la prima operazione in europa autorizzata” ….nella speranza che sia autorizzata per le loro capacità e non per giri strani, capisci la potenza!? …che però a me fa paura perchè siamo in mezzo a robe tremendamente più grandi di noi, che non sappiamo gestire, né valutare, quindi è probabile rimetterci.

dice: “i rapporti con la bce sono un po’ diversi che con l’mps”

dice: “macchè supporto! …mi votano contro” ….sivede che si fidano.

dice: “numeri ridicoli …in parecchie situazioni …scava scava scava ….un horror Store” ….ora che ci ha guardato dentro non ci crede più neanche lui.

dice: “atlante …io pensavo fosse una grossa opportunità …chiudiamo le operazioni che dobbiamo chiudere ….”

temo sia stata una rimessa, spero di sbagliarmi. ma, la cosa fastidiosa, è pensare che ci siano potenze che, bussando alle nostre porte riuscendo a farci fare cose che risultano produttive solo per i soliti noti. mps è in crisi per aver prestato soldi che non sono tornati, o che non torneranno nel tempo stabilito. non è che siamo andati a tappare quei buchi? e soprattutto …oltre ai soliti nomi noti, quanto in tutto questo ha inciso “il pubbllico”?

 

 

 

 

 

consulta regionale del settore edile e delle costruzioni

Questi i riferimenti che legittimano la consulta egionale edile. Pulula di sindacati, associazioni e confederazioni.

http://territorio.regione.emilia-romagna.it/osservatorio/consulta-regionale-del-settore-edile/istituzione-e-nomina-componenti-della-consulta-regionale-edile-2014-2017

281_14_GPG20143411

PPG201550

PPG2014561

Testo decreto variazione componenti

Per il collegio dei geometri di bologna vi è rappresentanza con il cup e.r. nella figura del perito agrario Raffaele Zanna, che non è evidentemente un geometra, e dell’eventuale membro  supplente geom Alberto Talamo.

la regione emilia romagna tende a sottolineare che la consulta non ha oneri a carico del bilancio. suppongo voglia dire che non vengano pagati. molto bene per le casse della regione. mi chiedo come si possa esprimere un parere tecnico legale a tempo perso. forse li paghiamo noi?

la consulta trasmette, a fini conoscitivi, i pareri, le valutazione, le osservazioni e le proposte formulate al comitato regionale di coordinamento di cui all’articolo 7 del D.Lgs. 81/2008.

ma ‘sti pareri, positivi o negativi che siano, dove si possono vedere?

Quaestio non riesce proprio a farne a meno

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-12-19/banche-gentiloni-autorizzati-cdm-20-miliardi-maggior-debito–210558.shtml?uuid=ADzK9tGC

il link sopra riporta all’articolo del sole 24ore dove si dice:

Il fondo Atlante firma per tranche mezzanine su Npl Intanto il fondo Atlante ha firmato l’investimento mezzanine per la cartolarizzazione del portafoglio Npl di Mps. Lo ha comunicato Quaestio Sgr, che controlla il fondo Atlante, sottolineando che, «in seguito all’ottenimento di alcune condizioni mitiganti il rischio rifinanziamento del senior bridge loan e visto il parere positivo espresso dal comitato investitori del fondo Atlante II, il cda di Quaestio ha deliberato di sottoscrivere la highly confident letter per l’investimento mezzanine nella cartolarizzazione del portafoglio Npl del gruppo Banca Mps e approvare l’allegato term sheet per il senior bridge loan come concordato con le banche finanziatrici». Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/cO1F62

io non è che ci capisca molto, ma mi sa che ci siamo dentro fino al collo.