posto … per non dimenticare ciò che può fare un social networking:
nome di fantasia …non commento i tuoi post da tantissimo, non perché non li legga più , ma quest’ultimo è un’offesa alla tua intelligenza “ perché tutto si può dire di te , tranne che tu non sia una persona intelligente “.
A prescindere dall’aspetto economico , contributivo e tutto quanto tu contesti alla gestione cassa, possibile che tu non comprenda che un ente previdenziale privato di categoria , come le Cassa geometri , non ha soltanto un ruolo tecnico-gestionale (riscossione dei contributi e pagamento delle pensioni), ma riveste anche una funzione politica e strategica per la categoria.
I ruoli sono molteplici:
-Tutela della categoria professionale
L’ente previdenziale rappresenta un punto di riferimento istituzionale: è riconosciuto dallo Stato come interlocutore per tutto ciò che riguarda il futuro previdenziale ed assistenziale della categoria.
Garantisce autonomia e autodeterminazione, evitando che le scelte previdenziali vengano calate dall’alto, come accade nel sistema pubblico.
– La Cassa ha una Funzione politica di rappresentanza
Pur essendo ente di diritto privato, partecipa ai tavoli istituzionali (Ministeri, Parlamento, Commissioni parlamentari, organismi europei) per incidere sulle politiche del lavoro e della previdenza.
-Ha voce nei processi legislativi che riguardano il welfare, la fiscalità, la sostenibilità finanziaria, la tutela del lavoro autonomo.
-E’ uno Strumento di coesione e di rafforzamento identitario
-attraverso la gestione comune delle risorse si alimenta un senso di appartenenza e di solidarietà intergenerazionale. Ha un Ruolo economico e sociale
-Le Casse sono tra i principali investitori istituzionali italiani: gestiscono miliardi di euro e hanno quindi un impatto rilevante sull’economia reale, orientando risorse verso infrastrutture, innovazione, edilizia sociale.
Possono contribuire al rilancio dei territori, sostenere politiche abitative, progetti culturali e iniziative di formazione.
-Welfare integrato
Oltre alla pensione, gli enti previdenziali privati sviluppano strumenti di sostegno al reddito, tutele sanitarie, coperture assistenziali, borse di studio e incentivi ai giovani professionisti.
Questo rafforza la capacità della categoria di affrontare i cambiamenti del mercato del lavoro e le crisi economiche.
Non ti domandi , non vi domandate, che fine faremo noi geometri se non avessimo la NOSTRA Cassa Geometri??? Smettetela di guardare a INPS , quella sarebbe la nostra fine!
uno che passava di lì, benchè non fosse l’interlocutore, ha scritto questo:
I copia e incolla di questi concetti chiacchierati e propagandistici mi ravvivano i ricordi dei fallimenti che si stanno portando avanti da decenni, disperdendo in un’ulteriore Calderone (doppiosenso) tanti denari e quasi nessun tornaconto. Si tiene in vita un bilancio basato su crediti inesigibili e/o ingiusti dopo aver privato i colleghi dell’assistenza e avendo fatto guerra ai figli di un dio minore. Scelte di purezza ariana. La figura del Geometra, condannata a morte dalle politiche dei baronati, con i quali anche il nuovo CNG ha rinnovato convenzioni, non verrà salvata da quell’inutile laurea LP-01 che è solo un progetto, un tavolo, poltrone. Lo sanno bene la marea di Delegati e/o vertici di categoria che sono corsi a laurearsi nella triennale Junior di arch o ing trovando il tempo di studiare la domenica. Spero solo che se la siano pagati e che non sia frutto di benefit di scambio. Una marea di colleghi hanno spinto i figli alla laurea. Molti figli d’arte si sono laureati. Non so se lo sai? Conti alla mano, qualora ci siano ancora due euro di vantaggio per restare in Cipag, non vi è purtroppo nessuna garanzia che rimangano i benefit nel futuro. Cipag è destinata a morire. Stacchiamo la spina prima che le poltrone si mangino tutto.
La funzione politica e strategica non riesco ad apprezzarla e non la posso constatare perché non viene rendicontata per iscritto dal Delegato che, eletto, porta i segreti a casa e parla solo per spot propagandistici …tipo il welfar. Fai così: non lo voglio. Non farmelo pagare. Di arricchire il broker prediletto ne faccio volentieri a meno.
L’autodeterminazione che dovrebbe evitare che le scelte previdenziali vengano calate dall’alto è solo a vantaggio dei vecchi, dei diritti acquisiti. Per i giovani ci sono solo specchietti per le allodole. E dopo 5 anni si trovano con il cerino in mano (scappate).
Una fetta importante degli investimenti sono sempre stati indirizzati dai consigli politici …e ora lo diventeranno per obbligo. Tanti altri si perdono per sostenere i vari “Fico” oppure alcune SGR di alta progettazione nelle quali, almeno io, non ho incarichi.
Se i progetti di rilancio del territorio devono incastrarsi in fondazioni create a spot, poi chiuse, come “patrimonio comune”, che vedo ha geometri pugliesi, allora anche di questo ne faccio a meno volentieri.
I tavoli istituzionali sono sette secretate dalle quali non esce mai un rendiconto di verbale. Ci si deve fidare? ….con questi risultati? ….parlate da decenni (tu sei Delegato pluri mandato), ma la situazione peggiora sempre. Ci chiedete di avere fede ….con che coraggio?
I Geometri diplomati, tanto altro non esiste, faranno come i ragionieri. Oppure speriamo che ci sia una convenzione con una laurea on-line.
Dai “nome di fantasia 2” …su …ti prego. Comprendo che tu debba. Che tu sia un po’ obbligato, ma occorre anche avere un po’ di equilibrio. Un abbraccio e grazie per gli scorsi confronti, benchè interrotti, con mio sommo dispiacere.