Archivi autore: Andrea Savini

lettera agli iscritti collegio geometri bologna – mia candidatura

Gentile Collega,

mi chiamo Andrea Savini e, come Te, sono tra i circa 1400 geometri iscritti al Collegio di Bologna.

Mi permetto di disturbarTi, come hanno già fatto altri colleghi prima di me, per informarTi che, a seguito di alcuni faticosi accessi agli atti, sono entrato in possesso di documentazioni riguardanti la contabilità di enti di nostra rappresentanza, per lo più documenti riguardanti la Fondazione Geometri Emilia Romagna e mi piacerebbe condividerli con Te.

Premetto che ho fatto parte per anni della Commissione Giovani, poi della Commissione Parcelle. Ho partecipato più che ho potuto alla vita collegiale interessandomi dell’aspetto rappresentativo della categoria e ho presenziato a quasi tutte le riunioni di bilancio degli ultimi 12-15 anni. Incuriosito dall’enorme struttura che viene sorretta dalle nostre istituzioni (https://www.saviniandrea.it/forum/2018/09/30/elenco-componenti-e-collegati/) ho cercato di reperirne informazioni, scoprendo che i Collegi Provinciali, benché la sostengano tutta, ne costituiscono solo una piccolissima parte. Non percependo a pieno i benefici di tale struttura e trovandomi spesso in disaccordo con le scelte politiche di categoria rivolte, a mio avviso, più all’ente pubblico che al professionista, è già da molti anni che, in sede di bilancio, mi trovo, da solo, ad esprimere voto contrario. Voto contro nel vano tentativo di ridurre le inopportune spese, soprattutto se paragonate ai risultati. Voto contro nel vano tentativo di non legittimare gli accordi che vengono stipulati presso i tavoli delle trattative, a nome e per conto dell’intera categoria, ancor più finché non vi sarà la puntuale divulgazione dei verbali e/o dei contenuti degli stessi. Voto contro per esprimere parere contrario alla “concertazione” delle strategie politiche che, in sede di bilancio, vengono divulgate.

Ti faccio presente che durante la riunione per l’approvazione del bilancio, alla presenza di tanti consiglieri, di qualche componente delle commissioni, ma di pochissimi altri iscritti, vengono divulgate le strategie politiche di categoria. E’ così che, per esempio, sono stati “concertati” ed approvati i regolamenti di formazione continua che si sono succeduti. A me questa “formazione” non piace ma, in considerazione allo scarso numero di iscritti in regola con i crediti formativi, sono convinto che la “formazione” non piaccia anche ad altri.

Siamo in democrazia “rappresentativa” e l’unico momento nel quale puoi esprimere il Tuo parere è proprio durante la riunione per l’approvazione del bilancio. Io ci vado spesso e, da diversi anni, mi trovo costretto a votare sempre contro. In quella sede ho chiesto chiarimenti e ho fatto verbalizzare alcune mie personali considerazioni, credo oggettive, in merito alle scarse informazioni relative all’attività della Fondazione E.R., alla mancata pubblicazione dei bilanci, ai tanti e troppi anni di indebitamento della stessa, all’uso di rappresentanza della rete GNSS, alla fornitura di licenze gratuite, agli accordi non visionabili con la società di manutenzione e di gestione della rete; oltre ad altre considerazioni in merito alle scarsissime divulgazioni dei contenuti dei tanti e troppi tavoli delle trattative, delle Consulte, dei Comitati, del CUP E.R. che, delegati dal nostro Consiglio, eseguono “concertazioni” e approvazioni a nome e per conto di tutti gli iscritti. (https://www.saviniandrea.it/forum/2018/09/21/verbale-assemblea-ordinaria-301117-collegio-geometri-bologna/)

Non arrivando ad avere tutte le risposte ai miei quesiti e certo che le scelte di categoria in qualche maniera debbano essere finanziate, oltre che sorrette, ho richiesto negli anni spiegazioni in merito a sommarie voci di bilancio del Collegio di Bologna e delle istituzioni ad esso più vicine. Ho intrapreso una faticosa ricerca dei bilanci della Fondazione Geometri E.R., dei verbali del CDA e delle relazioni economiche che illustrano, purtroppo solo parzialmente, le scelte che compie il CDA della Fondazione, raccogliendo materiale relativo ad una decina di anni. Mi sono rivolto al Registro delle Persone Giuridiche, c/o la Regione E.R., dal quale, con enorme fatica, ho estratto parecchio materiale che può aiutarci a comprendere, purtroppo solo in parte, l’utilizzo della nostra Fondazione Regionale. Mancano i contratti e i dettagli delle spese per i quali presenterò prossimamente ulteriori richieste di accesso agli atti perché vorrei sapere ancora molto altro.

Nel frattempo, se ritieni che Ti possa interessare visionare il materiale che ho raccolto fino ad oggi, puoi contattarmi alla e-mail: andrea@saviniandrea.it    Ti chiederò di farmi avere una attestazione di iscrizione al Collegio dei Geometri per gli anni visionati, poi provvederò ad inviarTi copia dei documenti in via personale e riservata (ogni eventuale ulteriore diffusione avverrà sotto la Tua responsabilità).

Altre iniziative sono in corso. Altre faranno seguito, sia a livello locale che a livello nazionale. Se Ti dovesse interessare partecipare, il Tuo aiuto sarà gradito.

Sentivo la necessità ed il dovere di metterTi al corrente delle mie piccole ricerche, ma se ritieni che la mia intrusione Ti abbia in qualche maniera offeso o disturbato, non hai che da informarmi rispondendo a questa e-mail. Nel caso, Ti chiedo scusa anticipatamente e Ti prometto che non capiterà nuovamente.

Se invece pensi che sia importante, o interessante, quanto ti ho raccontato, ti chiederei di aiutarmi:

1- se conosci persone a te vicine, esperte in argomenti quali Anac, Legge n°241 del 07/08/1990, D.Lgs. n. 33/2013, D.Lgs. n. 97/2016, riferimenti normativi sulla trasparenza, revisori dei conti, esperti in bilanci di enti e fondazioni, che desiderano aiutare gratuitamente la nostra professione, Ti pregherei di metterle in contatto con me; 

2- se ritieni che io stia eseguendo qualcosa di utile ed importante, mi vorresTi appoggiare, ma preferiresTi non esporTi, Ti pregherei comunque di farmelo sapere. Una frase di conforto o di plauso, in risposta a questa e-mail, sarebbe a me molto gradita e compenserebbe gli sforzi fatti. Ti prometto assoluto riserbo;

3- se hai voglia di partecipare, esponendoTi insieme a me, a queste o ad altre iniziative, Ti pregherei di contattarmi.

 

Colgo l’occasione per chiederTi la gentilezza di votarmi alla prossime elezioni di Collegio. Permettimi di entrare in Consiglio “per farmi i fatti nostri”. Se non hai particolari attenzioni per altri candidati sarebbe meglio che mi votassi come “unico nominativo” (tranquillo …si può!), così avrò più possibilità di entrare a far parte del Consiglio. Il mio scopo, tra gli altri, è quello di verbalizzare i miei tanti quesiti (i nostri se vorrai), sul registro del nostro ente pubblico (Collegio), in merito agli infiniti enti che ci rappresentano e divulgarTi, in qualche maniera, le relative risposte. Quanti anni passati a parlare della divulgazione dei verbali! Io non ne ho mai visto uno. 

Scusandomi per il disturbo Ti lascio con due riflessioni.

1- Nell’ultima assemblea di bilancio è stata annunciata la nascita, con pochissime spiegazioni, della Federazione Collegi Geometri dell’Emilia Romagna, l’ennesimo ente di categoria, gestito da tutti i presidenti dei Collegi Regionali, del quale, ad oggi, non compaiono salienti informazioni in rete. 

2- Con riferimento in particolare all’enorme struttura che ci rappresenta Ti rammento l’art.7 D.Lgs.Lgt. 23 novembre 1944 n. 382, del nostro regolamento professionale tuttora vigente: “Il Consiglio provvede all’amministrazione dei beni spettanti all’ordine o collegio e propone all’approvazione dell’assemblea il conto consuntivo ed il bilancio preventivo. Il Consiglio può, entro i limiti strettamente necessari a coprire le spese dell’ordine o collegio, stabilire una tassa annuale, una tassa per l’iscrizione nel registro dei praticanti e per l’iscrizione nell’albo, nonché una tassa per il rilascio di certificati e dei pareri per la liquidazione degli onorari. Ferma rimanendo l’efficacia delle norme che impongono contributi a favore di enti previdenziali di categoria, nessun pagamento, oltre quelli previsti da questo decreto, può essere imposto o riscosso per l’esercizio della professione a carico degli iscritti nell’albo”.

Ti saluto cordialmente.

Geom. Andrea Savini

il presidente della cassa viene a bologna il primo giorno di apertura dei seggi per il rinnovo del consiglio

il 27 novembre 2018 è il primo giorno di apertura dei seggi per le elezioni del consiglio dei geometri di bologna che, per la prima volta, mi vedono coinvolto.

la casualità ha voluto che venisse organizzato per lo stesso giorno un corso dal titolo trattamenti pensionistici. primo relatore il presidente della cassa Diego Buono. si dice in linea politica con il consiglio uscente, parte del quale si candida nuovamente. 

sarebbe meglio stare più attenti al periodo di silenzio elettorale

sarebbe grave e per nulla deontologico, che si percepisse un sostegno ai miei antagonisti.

locandina

01fe6f2f-f936-4197-abda-4e6bbae3ea25_Locandina-BO2711

relazione riunione comitato delegati cipag – novembre 2017

Il geom. Eugenio Corridori, del collegio di grosseto, espone agli iscritti una relazione in merito alla riunione del comitato dei delegati cipag del novembre 2017.

Nel collegio di bologna, solo poche e sporadiche parole, più per mettere in risalto il giusto.   ….e dire che tra noi c’è anche un membro del cda della cipag, quindi dovremmo avere chiarimenti ben più dettagliati.   ..invece, per sapere, mi tocca leggere “Grosseto”.

http://www.cogeogr.com/node/1209

https://www.saviniandrea.it/forum/wp-content/uploads/2018/05/7-bilancio_PREV_2018_0.pdf

https://www.saviniandrea.it/forum/wp-content/uploads/2018/05/7-bilancio_PREV_2018_0.pdf

https://www.saviniandrea.it/forum/wp-content/uploads/2018/05/7-bilancio_PREV_2018_0.pdf

fusione per incorporazione di Groma S.r.l. in IPI Servizi S.r.l.

Il progetto di fusione per incorporazione di Groma S.r.l. in IPI Servizi S.r.l., già annunaciato nei mesi scorsi, è avvenuto.
compaiono sul sito di Groma i seguenti documenti.
 

http://www.groma.it/governance/ProgettoFusioneIP_GRM-0108.pdf

ProgettoFusioneIP_GRM-0108

http://www.groma.it/governance/RelazioneAmministratori.pdf

RelazioneAmministratori

http://www.groma.it/governance/Statuto.pdf

Statuto

 

Geom. Gaetano Barone -2

copio e pubblico in rete ciò che ha scritto in facebook il collega Gaetano Barone

Cari colleghi 2 … la vendetta,
volevo ringraziare quanti hanno apprezzato e condiviso il mio post di qualche giorno fa inerente l’evento CIPAG svoltosi a Roma il 30 gen 2018, per quei pochissimi invece che si sono mostrati perplessi ho deciso di ritornare sull’argomento con ulteriori approfondimenti e considerazioni.
Ripercorrendo i quesiti posti all’evento, faccio notare nello specifico quanto segue:
1) Contributi min. INARCASSA (S+I+M) anno 2017 = € 3.004 dilaz. ann. gratuita = € 3.004 Contributi min. CIPAG (S+I+M) anno 2017 = € 4.883 dilaz. ann. al 4% = € 5.078,32
Delta INARCASSA e CIPAG (dilazionate) anno 2017 = + € 2.074,32 = + 69,05% per i geometri

2) Preconsuntivo spese per gli organi della CIPAG per l’anno 2017 € 3.738.000 oneri compresi
Previsione spese per gli organi della CIPAG per l’anno 2018 € 4.395.000 oneri compresi,
Incremento previsto per gli organi della CIPAG per l’anno 2018 + 17,57 %
Ricordo che ai compensi del consiglio, vanno sommate le indennità specifiche per i ruoli ricoperti nelle società partecipate dalla CIPAG.

3) Nonostante il protrarsi sfavorevole della congiuntura economica, nel triennio 2014/2017 sono stati incrementati i contributi minimi CIPAG del 38,68%
Per favorire nuove iscrizioni viene gettata l’esca dei contributi minimi ridotti a discapito degli iscritti che già versano in difficoltà, con le nostre rappresentanze ci invitano a far fronte all’aumento della contribuzione con i risparmi accumulati negli anni d’oro o in alternativa con l’accensione di un mutuo, suggerimento apprezzabile visto che graverebbe sicuramente meno del 4% della dilazione annuale CIPAG e del ravvedimento operoso post annuale pari al 15% circa (sanzioni ed interessi).

4) Poco o nulla è stato fatto a sostegno della categoria nonostante il perdurare della crisi del settore già duramente provata dalla liberalizzazione delle tariffe (provvedimento doppiamente negativo perché vigliaccamente portato avanti a metà). Molte categorie lavorative hanno chiesto ed ottenuto delle agevolazioni, la nostra invece pur svolgendo un ruolo semi-istituzionale essendo noi spesso incaricati di pubblico servizio, siamo stati del tutto ignorati ed abbandonati a noi stessi. Mi chiedo provocatoriamente se con circa 100.000 iscritti si potevano avere dirette rappresentanze parlamentari senza prostrarci alla classe politica più degradata. Titolati e qualificati più di tanti altri improvvisatori e soprattutto in un paese dove il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza sismica degli edifici dovrebbero essere temi all’ordine del giorno e non solo a seguito di eventi calamitosi. Con una diretta rappresentanza parlamentare sarebbe stato più facile portare avanti l’annosa vicenda delle competenze professionali che ci fa operare da sempre in un clima di incertezza.

5) Torno a dire che Il piano cinquantennale di sostenibilità della CIPAG è fantascientifico, vessatorio e geometricida, in quanto non tiene conto dell’imminente crollo delle iscrizioni dovuta all’ammissione dei soli laureati, ovviamente i giovani che sceglieranno un percorso di laurea nel settore delle costruzioni si indirizzeranno con buona probabilità verso le facoltà più prestigiose di architettura ed ingegneria generando una riduzione delle entrate alla CIPAG che dovrà colmare con ulteriori richieste agli iscritti.
Considerato che la media dei redditi nazionali si colloca intorno ai 20.000 € /annui presto molti di noi dovranno chiudere bottega, specialmente al sud dove i redditi si attestano sui 10.000 €/annui. Con tali presupposti inizio a credere che il trend rialzista dei contributi minimi sia parte di un piano diabolico per decimare la categoria. Tempo fa incontrai un prestigioso veterano in pensione che parlando del più e del meno mi disse siete troppi, troppi, troppi … , probabilmente voleva lasciar sotto intendere qualcosa, chissà. Qualche mente geniale avrà pensato di far fronte al calo della mole di lavoro mediante la decimazione dei piccoli professionisti, d’altronde sono logiche di mercato e non ci sarebbe tanto meravigliarsi al giorno d’oggi. Il fatto è che seppur volessimo uscire o perché costretti ci sarebbe molto da perdere, in alcuni casi tutto il versato, oltre la difficoltà a ricollocarsi nel mercato del lavoro. La situazione tracciata già da tempo dalle precedenti amministrazioni e portata avanti dall’attuale ci rende ostaggio del sistema che ci spreme come limoni rendendoci inermi ed anestetizzati con quel poco fumo agli occhi che ancora ci riescono a dare. Al convegno si è parlato del rapporto 4/1, ovvero dai 4 e ricevi 1 , dovevate vedere con quale disinvoltura facevano scorrere le slide con tali orripilanti prospettive.

6) Trasparenza, visitando il sito web della CIPAG, al menù “Trasparenza” vi sono alcuni sottomenù ove compare il messaggio “La Cipag non è tenuta alla pubblicazione dei dati relativi a questa sezione secondo le norme vigenti”, in altri invece vi sono dati non del tutto aggiornati, gran parte del materiale è disponibile, anche se spesso in maniera troppo aggregata e poco comprensibile, ciò che non sono riuscito a trovare sono le delibere e le determine che avrei avuto piacere di leggere. Da quel poco che ho potuto capire dall’ultimo bilancio disponibile, la CIPAG è in buona salute, il palazzo di prestigio che la ospita, nel pieno centro di Roma, è davvero incantevole e ben mantenuto lo dico a tutti coloro che non hanno ancora avuto il piacere di visitare, il consiglio e tutto l’entourage se la passa alla grande ed ancor meglio se la passerà nel 2018 visto l’incremento dei compensi messo a bilancio preventivo pari al 17,57 % , con l’aggravante che tali esborsi costituiranno la base di calcolo per le pensioni d’oro che sempre noi andremmo a sostenere una volta che i nostri rappresentanti usciranno di scena, però ragazzi capiamoci bene è tutto legale con tanto di certificazioni e sigilli borbonici. Detto ciò indovinate voi chi sono gli unici polli a passarsela male ed avere pessime prospettive per il futuro e soprattutto per la vecchiaia? Siamo noi geometri comuni mortali che lavoriamo 12 ore al giorno, spesso sabato e domenica compresa, all’occorrenza anche la notte, ove in tutto ciò ci è stato relegato l’esclusivo compito di sudditi funzionali al castello, al re ed alle sue dame.
Qualche collega probabilmente ingenuamente mi ha detto, ma loro sono dei manager, i loro compensi sono equiparati quelli dei dirigenti della politica e delle pubblica amministrazione, il ché non è che gli faccia tanto onere visto il degrado politico in cui riversa il paese, rispondo con fermezza che se i risultati raggiunti sono questi che vi ho narrato e le prospettive per il futuro ancor peggiori, credo che tale situazione non debba esser più tollerata e mantenuta. Non vorrei ritrovarmi in vecchiaia dopo 50 anni di duro lavoro, a ravanare nei cassonetti della spazzatura visto che neanche si trovano più per via della raccolta differenziata porta a porta. Vi garantisco che non sto affatto scherzando, invitandovi a riflettere ed a prendere posizione.
Il rapporto 4/1 prospettato, versi 4 e prendi 1 se sei fortunato ad arrivare vivo al traguardo della pensione è davvero deprimente ed inaccettabile, i nostri contributi se investiti in attività produttive e non devoluti al mantenimento del palazzo darebbero sicuramente risultati di gran lunga superiori, solo in tal caso le rappresentanze potevano esser definite manageriali. Nell’attuale situazione la CIPAG va considerata una TAX a fondo perduto e non un sistema previdenziale efficiente a sostegno della categoria, se in alternativa ognuno di noi versasse sul famoso conto Arancio della ING avremmo sicuramente il capitale versato e rendimenti degni di rispetto.
Per coloro che sono ancora perplessi della necessità di cambiare le regole del gioco, vi ricordo cosa è la nostra professione:
• Diploma di geometra, 5 anni
• Dura gavetta ante iscrizione all’albo che va spesso tra 5 e 10 anni, ove in un paese civile sarebbe riconosciuta gratuitamente ai fini pensionistici, altro che riscatto oneroso!
• Locali, attrezzature e formazione a nostro carico;
• Si cerca lavoro in solitudine e fatica in un mercato depresso poco e male regolamentato, con sempre più stress per espletare le pratiche e difficoltà per farsi pagare;
• Se si tarda a pagare i contributi si viene perseguitati a vita con sanzioni e tassi da usura, dove neanche la rottamazione del buon Renzi ha potuto tanto contro la casta, se invece si versa oltre il dovuto bisogna fare una specifica richiesta per ottenere il rimborso attendere il benestare e sperare che non sia già prescritto, come successo a molti di noi nei tempi antecedenti al portale web;
• Non abbiamo ferie pagate;
• Non abbiamo malattia pagata, a meno che non si sia ricoverati in ospedale oltre i 60 giorni;
• Non abbiamo coperture assicurative infortuni, nonostante si operi in un settore a rischio elevato;
• Non abbiamo tredicesima;
• Non abbiamo TFR, mentre sarei curioso di vedere quelli previsti per i nostri dirigenti in pianta stabile che sghignazzavano tanto nel corso del mio intervento;
• A 70 anni con il catetere appeso ai pantaloni, dopo 50 anni di duro lavoro, avremo una pensione fa fame, con il rapporto 4/1 tra versato e percepito;
• PEC gratuita, evviva
Con tutto il rispetto per gli operatori ecologici, credo che se avessimo fatto anche noi tale scelta ci sentiremmo più protetti ricompensati e gratificati.
Pertanto invito tutti a prendere consapevolezza della realtà, perdete qualche ora per analizzare quanto riportato, scaricate i bilanci, i curriculum blasonati dei nostri cari rappresentanti manager come li ha definiti qualcuno che poco ci rappresentano, nonché tutta la documentazione messa a disposizione sul sito della CIPAG e sul web dove ho raccolto ulteriori e preziose informazioni, uniti possiamo cambiare le regole del gioco, da soli possiamo soltanto subire questa indegna situazione sino a quando ci travolgerà in pieno e singolarmente gettandoci nella disperazione.
Pertanto vi dico
GEOMOBILITIAMOCI
Iscrivetevi al più presto all’associazione Geomobilitati come ho fatto io qualche giorno fa, dove si sta portando avanti una audace battaglia per il cambiamento, chi vorrà ulteriori chiarimenti potrà tranquillamente contattarmi in privato, cercherò di dare a tutti il mio modesto contributo.
Per chiarezza e correttezza dell’informazione vi dico che sto facendo tutto ciò non per ambizione personale e neanche perché sono al canto del cigno, ho sempre dichiarato un reddito di tutto rispetto ed il mio DURC è regolare, proprio per questo mi sento tradito ed in diritto di contestare questa triste realtà, non dobbiamo più accettare passivamente la situazione vessatoria descritta peggiore di quella che ci impone lo stato con il sistema fiscale, sul quale poco possiamo fare.
La cassa è dei geometri onesti che lavorano e non dei privilegiati che la rappresentano.
Diffondete questo post su tutti i canali social.
Salutoni a tutti i geometri di buona volontà, a presto.
Gaetano

Contributi-Minimi-INARCASSA Rateizzazione-gratuita

Rateizzazione-gratuita